Corti assessore, Perego si scansa, Brivio tira il fiato

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LECCO –  Elisa Corti è stata nominata assessore anche se l’ufficialità arriverà domani direttamente dal sindaco Virginio Brivio. Sulla delega ci sono ancora riserve, ma sembra che non le verrà affidata quella al Bilancio.

Intanto il non eletto che stava tenendo in scacco la Giunta Brivio, ossia Francesco Perego, è stato convocato questa mattina dal presidente del Consiglio Alfredo Marelli  essendo lui il primo dei non eletti nella lista del PD e quindi pronto a subentrare al posto della Corti. Perego, che dopo le elezioni del 2010 è passato tra le fila della civica Appello per Lecco, ha deciso di fare un passo indietro e non accettare l’incarico di consigliere. Al suo posto dovrebbe essere nominato  Giuseppe Valsecchi, semprechè, a sua volta accetti l’incarico. Una decisione che ha indubbiamente sollevato il sindaco Brivio.

Intanto lo stesso Perego attraverso una nota stampa, che vi proponiamo integralmente di seguito, ha voluto motivare la sua scelta: “La riorganizzazione della Giunta comunale, arrivata a metà del mandato del Sindaco Brivio, e la conseguente nomina del Consigliere Elisa Corti ad Assessore, ha fatto sì che sia stato chiamato ad entrare in Consiglio Comunale, in quanto primo dei non eletti nelle liste del Partito Democratico. Una nomina, questa, che giunge in un momento in cui mi trovo a ricoprire da alcuni mesi un ruolo attivo e pubblico all’interno dell’Associazione Appello per Lecco, in qualità di Portavoce della componente giovanile, e che necessitava conseguentemente di un importante momento di riflessione.
La grandissima voglia di darmi da fare ancor più attivamente per la comunità, nonché di compiere un’esperienza rilevante e formativa per chi come me ha la voglia e la passione di adoperarsi per il bene comune, si è quindi dovuta necessariamente arrestare davanti alla consapevolezza dell’impossibilità di poter vivere con serenità e con la necessaria positività l’esperienza consigliare, in quanto l’importante percorso che ho intrapreso in ApL difficilmente potrebbe conciliarsi con un posto fra i banchi del PD in Consiglio, e qualsiasi scelta rischiava quindi di non essere pienamente compresa.
Per questi motivi, sono giunto alla decisione di NON accettare la nomina a Consigliere Comunale, scelta sofferta ma necessaria, che ritengo corretta e trasparente nei confronti del Sindaco e della maggioranza che lo sostiene.
Il mio impegno attivo proseguirà quindi, per il momento, solamente “fuori dal palazzo”, a sostegno di quella grande innovazione sociale e politica che va delineandosi sempre più intorno all’impegno civico, ovvero la partecipazione nella vita del paese di quella cittadinanza attiva che al di fuori delle complicate logiche di partito ha ancora tanta voglia di darsi da fare“.

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