Aziende Aperte: l’innovativo progetto di Confartigianato Lecco per avvicinare scuola e lavoro

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Matilde Petracca, Ilaria Bonacina, Walter Cortiana
Matilde Petracca, Ilaria Bonacina, Walter Cortiana

Un ponte tra scuola e impresa che vuol far conoscere e accendere i riflettori sul mondo artigiano

“Tecnologia, professionalità e innovazione: le nostre aziende sono un luogo dove poter crescere ed esprimersi”

LECCO – Un progetto di orientamento studiato per i ragazzi delle scuole medie secondarie di primo grado, attenzionato a livello nazionale per la sua portata innovativa. Confartigianato Imprese Lecco ha presentato questa mattina, giovedì, il progetto “Aziende aperte”, un ponte tra scuola e impresa che vuol far conoscere il mondo artigiano, offrire opportunità ai giovani e porre un argine alla cronica mancanza di manodopera che rischia di minare le imprese.

“Per valorizzare le nostre imprese abbiamo bisogno di professionalità – ha detto la presidente Ilaria Bonacina -. Con questo progetto vogliamo far capire ai giovani che c’è bisogno della loro manualità e della loro creatività. La base di studio fornita dalla scuola è essenziale, poi serve la pratica: il messaggio che vogliamo far passare è che le nostre aziende sono un luogo dove c’è la possibilità di crescere ed esprimersi. Nelle nostre aziende si possono fare esperienze di valore”.

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Il Gruppo Scuola di Confartigianato, guidato da Walter Cortiana, si occupa di formazione e orientamento con progetti ad hoc, ma con “Aziende Aperte” si è voluto andare più a fondo: “Abbiamo voluto intersecare quattro elementi fondamentali: ragazzi, aziende, famiglia e scuola – ha continuato Bonacina -. Ci vogliono pazienza e dimestichezza con il linguaggio dei giovani, ma la strada che vogliamo intraprendere è proprio quella di apertura, incontro e confronto. L’intenzione finale è che questo progetto diventi una buona pratica da offrire a tutti coloro che vogliono aderire”.

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Un progetto di orientamento individuale che trova la sua forza nella possibilità di offrire un colloquio individuale tra ragazzo/famiglia e imprenditore: “La prima sfida da vincere è quella di coinvolgere sempre più aziende artigiane che sono un po’ restie a ospitare persone esterne – ha detto Walter Cortiana -. Solo così possiamo far conoscere un mondo artigiano che, ci siamo accorti, è poco conosciuto non solo dai ragazzi ma anche dalle famiglie e dagli insegnanti. Al contrario di ciò che molti pensano il mondo artigiano è fatto di alta tecnologia, professionalità e innovazione, per comunicare questa realtà abbiamo deciso di aprire le nostre porte. Ciò che vogliamo fare è cancellare il paradigma studente bravo uguale liceo, studente meno bravo uguale Cpf, e possiamo farlo solo con l’aiuto della scuola e delle famiglie. Anche le figure artigiane possono trovare gratificazione sia professionali che economiche. Senza contare che questo progetto potrebbe essere utile per arginare la difficile situazione che le imprese stanno vivendo a causa della mancanza di manodopera”.

Walter Cortiana

I numeri della prima fase sperimentale parlano di 30 aziende aderenti, 71 studenti partecipanti e 20 scuole coinvolte, con 35 incontri effettivamente realizzati. Un segnale che il progetto sta rispondendo a un bisogno reale e che vedrà nei prossimi step un maggior coinvolgimento delle scuole, chiamate a far da veicolo con le famiglie per far capire il valoro di questa opportunità.

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Matilde Petracca

“Aziende Aperte è anche un progetto che parla di coinvolgimento e creatività – ha detto il segretario generale Matilde Petracca -. Per il logo dell’iniziativa abbiamo coinvolto gli istituti grafici del territorio lecchese, dando vita a una collaborazione che ha messo in luce il talento dei giovani studenti. Al concorso hanno partecipato tre scuole: IIS Fiocchi (classi IV R e IV V, coordinati dalla prof. Maria Piscopo); CFP Consolida (classe IV grafici, col prof. Andrea Sangalli) e Fondazione Clerici (classe III corso operatore grafico, col prof. Stefano Bonacina). Ad aggiudicarsi la vittoria e il relativo premio (un assegno da 500 euro da utilizzare per necessità didattiche) è stato un elaborato di quest’ultimo istituto, anche se la scelta è stata davvero complicata. Il risultato è il simbolo che rappresenta non solo il progetto ma anche i valori di innovazione, radicamento e partecipazione che sono al centro della nostra azione quotidiana. Con Aziende Aperte, Confartigianato ribadisce il proprio ruolo di trait d’union tra imprese, giovani e territorio, guardando con fiducia e impegno al futuro del mondo artigiano”.

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