L’ultimo saluto a Riccardo Bonacina si terrà venerdì 13, alle ore 11, nella basilica di Sant’Eustorgio a Milano
Fondatore del periodico Vita e inventore di un nuovo modo di raccontare il volontariato
MILANO – Riccardo Bonacina, giornalista lecchese e figura di riferimento nel panorama dell’informazione sociale italiana è morto all’età di 70 anni. Fondatore del periodico Vita e inventore di un nuovo modo di raccontare il volontariato, Bonacina lascia un’eredità indelebile nel mondo della comunicazione e dell’impegno civile. Lascia la moglie Nicoletta e i figli Paolo, Lucia, Maria e Francesca.
Riccardo Bonacina ha saputo dare voce a un settore spesso invisibile, cogliendo trent’anni fa l’esigenza di raccontare il terzo settore e l’impegno civico. Dopo essere diventato giornalista nel 1985, intraprese una brillante carriera che lo vide, nel gennaio 1990, diventare caporedattore delle news di Studio Aperto, il primo telegiornale delle reti Fininvest. Successivamente, nel 1991, passò alla Rai, dove ideò Il coraggio di vivere, una trasmissione pionieristica su Rai 2 dedicata al volontariato e alle emergenze sociali.
Il momento più significativo della sua carriera arriva nell’ottobre 1994, quando fonda Vita, settimanale dedicato esclusivamente al mondo del volontariato, delle ONG e del terzo settore, che Bonacina ha diretto per anni. Sotto la sua guida, Vita ha affiancato il giornale cartaceo con un sito di informazione e ha saputo evolversi fino a diventare, nel 2016, un “Bookazine”, con un formato innovativo e approfondimenti tematici.
Bonacina non si limitò alla carta stampata: nel 1995 ideò Radio Help su Rai Radio Uno, uno spazio in cui associazioni di volontariato e cittadini potevano incontrarsi e dare voce alle proprie storie. Negli anni successivi, continuò a sperimentare nuovi modi di comunicare l’impegno sociale, dalla televisione con trasmissioni come Senza fini di lucro su Radio 24 e Sky TG24, fino alla collaborazione editoriale con Feltrinelli.
La sua capacità di unire competenza giornalistica e visione sociale si è tradotta anche in iniziative concrete come la fondazione di Ethica con il cardinale Ersilio Tonini, per garantire trasparenza nel settore finanziario etico, e la promozione della solidarietà attraverso eventi come la Prima Convention Italiana della solidarietà a Padova, alla presenza delle massime autorità del governo italiano.
Oltre alla carriera giornalistica, Bonacina ha coltivato l’amore per la cultura e la letteratura. Laureato in letteratura italiana all’Università Statale di Milano, è autore di studi su Antonin Artaud e Luigi Pirandello. Ha inoltre pubblicato opere come Non profit (2013) e L’amicizia come virtù civica, un dialogo con il cardinale Angelo Scola (2014).
Nel ricordo pubblicato sulla rivista Vita a firma del direttore Stefano Arduini si legge: “È mancato questa mattina il fondatore di VITA. Un grande giornalista, innovatore e visionario: pioniere di una vera propria scuola di giornalismo. E un grande maestro e amico per tanti di noi”.
Con la scomparsa di Riccardo Bonacina, il mondo del giornalismo e della solidarietà perde una voce autorevole, capace di ispirare e raccontare con passione la bellezza dell’impegno civile. L’ultimo saluto a Riccardo Bonacina si terrà venerdì 13, alle ore 11, nella basilica di Sant’Eustorgio a Milano.