LECCO – “Una costante e corretta pratica sportiva aiuta ad avere minore scompenso glicemico e questo si traduce in una migliore qualità di vita”. Sono le parole di Alessio Ghiani, responsabile del Gruppo Sport di AGD Lecco, l’associazione per l’aiuto ai Giovani con Diabete, a presentare il convegno che si terrà il prossimo 1 dicembre alla Nostra Famiglia di Bosisio Parini incentrato sul rapporto tra attività fisica e diabete di tipo1.
L’appuntamento, organizzato dall’associazione lecchese, ha trovato la partecipazione del Comune di Lecco, della Provincia, di Asl e dell’Azienda Ospedaliera di Lecco, e coinvolgerà i partecipanti in un pomeriggio informativo sull’importanza dell’attività fisica nel contrastare gli effetti della patologia, migliorando il proprio stato di salute.
“Il messaggio che si vuole lanciare è che, prestando attenzione al proprio stile di vita, si può avere un’esistenza del tutto normale” ha spiegato l’assessore allo Sport e alle Politiche Giovanili, Michele Tavola, annunciando il supporto del Comune di Lecco all’iniziativa.
“Non parliamo di malattia, ma di condizione – ha sottolineato il presidente di ADG Lecco, Anoa Rossetti – e se la curiamo per bene fin da subito, anche con la giusta informazione, si avranno meno conseguenze in futuro”.
Di qui l’importanza del convegno, che vedrà come relatore Livio Luzi, direttore del Centro di Ricerca sui Metabolismi al Policlinico San Donato e professore ordinario di Endocrinologia all’Università Statale di Milano.
L’appuntamento dell’1 dicembre sarà anche occasione per presentare il progetto Ben-Essere con il Diabete, che punta a coinvolgere le scuole e le istituzioni sanitarie del territorio:
“Si tratta di un kit informativo, raccolto in una valigetta, essenziale per il malato e per la famiglia e pensato per il momento in cui la malattia si manifesta per la prima volta, in modo repentino e a volte traumatico – ha rivelato il responsabile del progetto, Roberto Passador – Abbiamo raccolto del materiale che possa far conoscere alla persona affetta da diabete e ai familiari un modo di gestire al meglio la patologia e permettere loro una vita più armonica possibile”.
L’attenzione per l’attività del gruppo da parte delle autorità sanitarie locali è dimostrata dall’entusiasmo espresso dal direttore sanitario di Asl Lecco, Antonio Gattinoni: “Il loro – ha spiegato Gattinoni riferendosi all’associazione – è un bellissimo esempio di sussidiarietà, ovvero quando un cittadino porta avanti le proprie esigenze non delegando le istituzioni ma chiedendo solo il loro supporto. E’ questa sinergia che assicura i risultati, più di qualsiasi disposizione calata dall’alto. E’ democrazia applicata alla salute”.