Una vittoria che premia studio, impegno e passione
“Considero questa esperienza una palestra che mi ha aiutata a gestirmi in autonomia”
TREVISO – A pochi giorni dall’entusiasmo per il meritato primo posto ottenuto nel concorso dedicato agli studenti dell’indirizzo “Amministrazione, Finanza e Marketing”, è giunta un’altra splendida notizia: la vittoria anche nella competizione riservata agli allievi dell’articolazione “Relazioni Internazionali per il Marketing”, svoltasi l’8 e 9 maggio scorsi presso l’Istituto Giuseppe Mazzotti di Treviso.
A trionfare in questa occasione è stata Chiara Valsecchi, studentessa della classe 4 A Rim, che ha rappresentato con orgoglio l’istituto lecchese, confrontandosi con coetanei provenienti da istituti tecnici di tutta Italia.
Un risultato straordinario per lo storico istituto lecchese, reso ancor più eccezionale dal fatto che conquistare, nello stesso anno, il primo posto in due diverse competizioni nazionali appariva quasi inimmaginabile. Un traguardo prestigioso, considerando l’alto livello delle gare, pensate per valorizzare le eccellenze, stimolare l’approfondimento individuale e promuovere il confronto tra le diverse realtà scolastiche di tutta Italia.
Nel caso del corso “Relazioni Internazionali per il Marketing”, finalizzato a formare figure professionali capaci di gestire i rapporti aziendali in ambito internazionale, con un’attenzione particolare alle strategie di marketing e alla comunicazione, le prove somministrate ai candidati hanno riguardato Economia aziendale e geopolitica, Diritto, Relazioni internazionali, Inglese e una seconda lingua comunitaria. Un percorso decisamente impegnativo, in cui la studentessa del Parini si è distinta con eccellenza.
Chiara Valsecchi, artefice e protagonista di questo straordinario risultato, con i suoi capelli fluenti e gli occhiali dalla montatura decisa, esprime la propria soddisfazione con la pacatezza e la modestia che la contraddistinguono: “Ammetto di aver provato a immaginare come sarebbe stato vincere la gara, ma non ci ho mai creduto davvero, per non rischiare di restare delusa. Inoltre, non ero sicura di aver svolto bene le prove, mi sembrava di aver commesso molti errori. Invece, a quanto pare, non sono andate poi così male”.
Ripensando al percorso di preparazione che ha preceduto la competizione, Chiara non nasconde i dubbi e i timori iniziali: “Quando mi è stato proposto di rappresentare la mia scuola, ho subito capito che si trattava di un impegno importante, che avrebbe richiesto molto studio extra rispetto a quello già previsto durante l’anno. I programmi da affrontare erano ampi e, in parte, avrei dovuto prepararli da sola. Oggi, però, considero questa esperienza una palestra che mi ha aiutata a gestirmi in autonomia, e sono convinta che sarà utile anche per il mio futuro, nello studio e poi nel lavoro”.

“Ricordo che il giorno della partenza ero molto preoccupata, mi sembrava di non ricordare nulla di ciò che avevo studiato. L’ansia, però, è svanita già la prima sera a Treviso, quando ho conosciuto le altre ragazze che avrebbero partecipato alla gara con me – prosegue Chiara Valsecchi – Nessuna si sentiva completamente preparata, e questo ci ha rassicurate tutte. I legami che si sono creati, anche se viviamo lontane e probabilmente non ci rivedremo, hanno reso questa esperienza davvero speciale, anche perché, di solito, non mi è facile fare amicizia”.
Anche al di fuori della scuola, la quotidianità di Chiara Valsecchi è ricca di impegni e passioni: “Pratico nuoto sincronizzato e adoro cucinare, soprattutto i dolci. In futuro mi piacerebbe iscrivermi a un corso di Mediazione culturale”.
Quando si tratta di ringraziare le persone che le sono state vicine, Chiara non ha dubbi:
“Dedico questa vittoria, oltre che a me stessa, ai miei compagni di classe e a mia mamma. I primi perché mi hanno sostenuta e hanno creduto in me più di quanto ci credessi io. Mia mamma perché mi è sempre stata accanto, soprattutto nei giorni precedenti alla partenza, che sono stati i più difficili dal punto di vista emotivo”.
Il suo pensiero va anche ai professori che l’hanno preparata: “Sono felice di poter essere motivo di orgoglio per loro e che la mia scuola avrà l’onore di ospitare questo evento il prossimo anno”.
Il regolamento delle gare nazionali prevede infatti che l’organizzazione di ogni edizione sia affidata all’istituto dello studente vincitore dell’anno precedente. Un incarico che, dopo un risultato così prestigioso, sarà sicuramente accolto con grande entusiasmo.

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