LECCO – Un Centro diurno integrato (CDI) con 40 posti, 20 alloggi per anziani fragili di cui uno con applicazioni di domotica per la formazione dei familiari care giver e uno di residenzialità leggera per pazienti psichiatrici.
Questi i nuovi servizi per gli anziani, di cui i cittadini lecchesi potranno usufruire grazie all’accordo di programma siglato ieri, mercoledì, presso gli uffici di Regione Lombardia tra l’assessore alla Famiglia, Conciliazione, Integrazione e Solidarietà Sociale, Carolina Pellegrini, il sindaco di Lecco, Virginio Brivio e l’Asl di Lecco e con l’adesione di Fondazione Fratelli Frassoni, proprietari dell’immobile, Fondazione della Provincia di Lecco, Fondazione Housing Sociale, Polaris Investment Italia SGR S.p.A. (società di gestione del Fondo Immobiliare di Lombardia), che seguirà le diversi fasi della costruzione, il Consorzio Consolida e gli Istituti Airoldi e Muzzi per la gestione delle attività. L’inizio dei lavori è previsto per il giugno del 2013 e la conclusione per il giugno 2015.
La struttura sorgerà in un’area di proprietà della Fondazione Fratelli Frassoni situata in via Gorizia, zona semi centrale di Lecco, attraverso la demolizione di un frabbricato esistente e la costruzione di un nuovo immobile. La Fondazione Fratelli Frassoni si è impegnata, attraverso la sottoscrizione dell’Accordo, a conferire il diritto di superficie per 99 anni a titolo gratuito per la realizzazione della struttura.
NUOVI MODELLI GESTIONALI – Si tratta di un progetto unico e innovativo, che permetterà la sperimentazione di nuovi modelli gestionali e di unità di offerta attraverso la collaborazione di soggetti pubblici e privati. “Questo progetto – ha commentato l’assessore Pellegrini – rappresenta una novità nel panorama regionale e nazionale, un’iniziativa in linea con la riforma del welfare, che Regione Lombardia sta realizzando. La forte sinergia tra pubblico e privato, la coesione di tutte le istituzioni territoriali e la sperimentazione di un nuovo modello di servizi per gli anziani rappresentano gli elementi più interessanti”.
ALLOGGI PROTETTI E CDI – La componente fondamentale della nuova unità di offerta è l’integrazione virtuosa tra alloggi protetti, che consentiranno di migliorale la qualità di vita di anziani parzialmente autosufficienti, permettendo loro di vivere in un contesto assistito a costi accessibili, e il CDI. Il progetto, infatti, è rivolto ad anziani con un grado di autonomia residua tale da permettere loro di vivere in alloggi individuali, con un servizio di assistenza leggera potenziato dai servizi domiciliari dei quali beneficiano gli utenti. Elemento di ulteriore novità è l’allestimento di un appartamento con soluzioni di domotica, destinati all’accoglienza temporanea di anziani con un grado di autosufficienza più ridotto o di persone che stanno recuperando dopo eventi critici.
WELFARE E IMPRESE PRIVATE – “La presenza di realtà private – ha sottolineato l’Assessore regionale – è un elemento di grande importanza, perché rende evidente come il nuovo welfare deve coinvolgere sempre più nuovi soggetti. L’alloggio allestito con applicazioni di domotica sarà l’occasione per formare le famiglie care giver che avranno il compito di accudire gli ospiti una volta ritornati a casa. Sono certa che questo progetto potrà essere un esempio per tutto il territorio lombardo, una buona pratica da far conoscere e replicabile anche in altri territori”.