Il candidato sindaco FdI contesta il sistema online lanciato per le serate inaugurali del 29 novembre e del 6 dicembre
Boscagli parla di “tragicommedia dei biglietti” sostenendo che il click day avrebbe penalizzato molti residenti
LECCO – Filippo Boscagli, candidato sindaco per Fratelli d’Italia, boccia in toto la scelta dell’Amministrazione comunale di gestire tramite click day i biglietti per le serate inaugurali del Teatro della Società. Il suo intervento accendo la polemica attorno a una riapertura attesa da anni.
Nel comunicato diffuso, Boscagli parla senza mezzi termini di “ultima tragicommedia dei biglietti del teatro”, criticando in particolare la possibilità di prenotare 4 o 6 posti per ogni data, indipendentemente dal numero di persone coinvolte, a fronte di una capienza di circa 400 posti. Un’impostazione che, sommata al crash immediato della piattaforma come lui stesso sottolinea, avrebbe reso “quasi impossibile la prenotazione a tanti, a favore di pochi”.
Pur riconoscendo che l’idea di aprire le prime serate gratuitamente — “Riapre il teatro, venite tutti gratis” — avesse un potenziale positivo, Boscagli la definisce “un po’ panem et circenses, certo, con quel tocco populista in vista delle elezioni”. La contestazione principale riguarda però l’assenza di una prelazione per i residenti, considerato che la ristrutturazione del Teatro della Società è stata finanziata con risorse locali.
“Com’è possibile non aver previsto che almeno la prelazione fosse in larga parte, se non integralmente, per i residenti di Lecco che lo hanno pagato?” domanda Boscagli, convinto che la riapertura — con la serata del 29 novembre ancora bloccata e quella del 6 dicembre pensata come momento simbolico — dovesse configurarsi come “una vera e propria settimana di lecchesità, nel senso più alto e coinvolgente possibile”.
Nel suo intervento, il candidato di Fratelli d’Italia allarga poi la prospettiva, definendo questa vicenda l’ennesimo segnale di un’amministrazione che “non riesce davvero mai a pensare a quello che sia il meglio per il cittadino di Lecco, la sua quotidianità e la normalità della vita locale”. Richiama così altre criticità già note: “Che sia lo stadio, la viabilità, il Bione… ogni volta il lecchese rimane attonito”.
Secondo Boscagli, quella dei biglietti rappresenta “non solo un’occasione persa per i lecchesi – ed è un vero peccato – ma l’ennesima mancanza di attenzione che rende spesso vano anche ciò che di buono viene fatto”.
La questione resta ora sul tavolo del dibattito pubblico, mentre si attendono eventuali risposte da parte dell’Amministrazione sulle modalità scelte per l’accesso alle prime serate del rinnovato Teatro della Società.

RADIO LECCOCITTÁ CONTINENTAL



































