Domenica 13 novembre, in provincia di Lecco, l’Associazione degli Abruzzesi in Lombardia ospiterà la presentazione del libro sul sisma “Ventitre secondi – L’Aquila, 6 aprile 2009” di Alessandro Aquilio (Kellermann editore – prefazione di Paola Turci).
L’autore arriva per la prima volta vicino Lecco, dopo aver percorso 20.000 Km, visitato 40 città in Italia e all’estero, ed essere stato premiato a Basilea con l’Ace Award Novartis.
“Col tempo, è sempre più evidente il silenzio che è caduto sulla situazione attuale a L’Aquila. E più accade questo, più cerco di dare il mio contributo affinché invece della tragedia aquilana e delle sue conseguenze, si continui a parlare.” dichiara Aquilio. “Con il mio libro e con la pagina Facebook dedicata, raccontando la storia della mia famiglia, ho modo di parlare dell’Aquila e ancor più della necessità che l’Italia non chiuda gli occhi davanti a simili eventi che, come dimostra purtroppo l’alluvione di Genova, riguardano l’intero territorio nazionale. Ringrazio quindi l’Associazione degli Abruzzesi in Lombardia e il presidente Angelo dell’Appennino per questo importante appuntamento, che mi onora.”
Proprio in Lombradia, inoltre, la presenza degli abruzzesi è molto rilevante e non solo a causa delle emigrazioni dei decenni passati. Ancora oggi, infatti, l’Abruzzo è una terra che vive un continuo spopolamento tra i più giovani per ragioni sovente legate alla mancanza di lavoro e sviluppo. E il ruolo di questi corregionali è fondamentale per mantenere alto il livello di attenzione anche fuori dai confini abruzzesi.
Definito dalla critica un “libro universale” (Walter Veltroni), “una storia che ne tace altre mille” e che “ci dice molto più di quanto abbiamo letto su giornali e visto in tv”, grazie alla vividezza delle immagini descritte, Aquilio guida il lettore in una storia ancor più coinvolgente perché vera, che riesce a far vedere il terremoto – o il Vigliacco, come viene chiamato nel libro – e i suoi effetti anche a chi non lo ha vissuto né è mai stato a L’Aquila. Riuscendo a far percepire quegli interminabili 23 secondi che per gli aquilani hanno separato nettamente la loro vita tra un “prima” e un “dopo”.
Attraverso lo sguardo dell’autore e le vicende della sua famiglia si vive nel particolare una tragedia collettiva, dimostrando che spesso le storie individuali hanno in sé il germe dell’universalità, del poter parlare a tutti ed essere accessibili a tutti.
Nel racconto di poche persone, l’eco di centomila vite, di un’intera città, di una collettività che ha visto con i propri occhi la paura e il senso di smarrimento che si può provare di fronte a un evento come il terremoto. Il sisma costringe a fare i conti con il caso, con la propria dimensione umana, in una società che pare offrire solamente certezze. Gli stessi occhi, però, hanno saputo riprendere a sgranarsi e reagire al dolore, all’incredulità, allo sconforto e oggi sono ancor più consapevoli di quanto fugace possa essere la vita, di quanto coraggio ci voglia a saper intraprendere un nuovo inizio, a testa alta.
Ed oggi sono gli occhi che hanno visto il peso di 23 secondi in una vita.
Per chi desiderasse partecipare: Garbagnate Monastero (Lecco) presso il Ristorante “Il Molera”– Via Gemelli 16, alle 11.30.