Smog: a Sondrio e a Lecco l’aria meno inquinata in Lombardia

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LECCO – “Dal 2017 si deve fare molto di più nella lotta all’inquinamento dell’aria!”. Lo chiede Legambiente pubblicando gli ultimi dati sulla qualità dell’aria in Lombardia.

Un miglioramento già c’è stato, le concentrazioni medie annue della Pianura Padana nel 2016 si sono mantenute lontane dai livelli terribili dei primi anni 2000, e in nessun capoluogo è stata superata la media annua di 40 microgrammi/mc di polveri PM10 indicata dalla UE come limite perentorio. Lecco e Sondrio sono le migliori con 34  e 30 giorni di sforamento dei limiti per quantità di polveri sottili nell’aria.

“Sembrerebbe una buona notizia se, in realtà, quel limite è unanimemente riconosciuto come largamente insufficiente a tutelare la salute umana, e da tempo la UE dovrebbe rivedere i propri parametri divenuti ormai obsoleti a fronte delle crescenti evidenze mediche della pericolosità dell’inquinamento da micropolveri – spiegano da Legambiente Siamo ancora lontani dal poter parlare di risanamento atmosferico, tuttavia le tendenze di lungo periodo sono chiare, se solo si confrontano i dati dell’anno appena concluso con quelli del precedente decennio”.

Nel caso della città di Milano per esempio il 2016, con una media di 35,9 microg/mc di PM10, è stato il secondo migliore (dopo il piovoso 2014) dal 2002, e la tendenza in calo è evidente dai dati storici raccolti dalla rete fissa di ARPA Lombardia nelle centraline milanesi.
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Per quanto riguarda i capoluoghi invece, la città con i valori medi di inquinamento da polveri più alti nel 2016 è stata Monza
, che nelle sue due centraline (peraltro con molti ‘buchi’ legati a frequenti e prolungati malfunzionamenti) ha fatto registrare una media annua di 36,6 mcg/mc; in generale, il gioco delle correnti quest’anno ha sfavorito le aree metropolitane pedemontane, alleviando leggermente l’oppressione da smog nei capoluoghi della ‘bassa’, che comunque registrano livelli di inquinamento nettamente superiori a quelli dei capoluoghi alpini e prealpini.

Sondrio conferma il proprio primato, sempre incalzato da Lecco, come capoluogo lombardo con l’aria migliore, nonostante le recenti evidenze circa il ruolo del riscaldamento a biomasse solide (legno, cippato e pellet, molto impiegati nelle valli alpine) nelle emissioni di particolato sottile:  “Senza voler attenuare le preoccupazioni, che devono spingere ad adottare tecnologie di combustione efficienti e a basse emissioni – commentano da Legambiente –  risulta però evidente anche da questi dati che il traffico automobilistico continua ad essere la fonte principale di emissioni inquinanti, ed è su questo versante che occorre concentrare le azioni”.