LECCO – Non è stato facile metterci mano ma come si usa dire “chi ben comincia è a metà dell’opera”: così a oltre un mese dall’inizio dei lavori di restauro del monumento Stoppani in lungo lago, voluti da Appello per Lecco, il gruppo si è ritrovato presso il cantiere per fare il punto sullo stato di avanzamento dei lavori.
“C’è da dire che la situazione dell’esedra era ben più grave del previsto – ha esordito Corrado Valsecchi, portavoce di Appello per Lecco – e che il lavoro da fare è stato impegnativo. Non posso che ringraziare tutti i collaboratori e gli sponsor che hanno permesso questo prezioso intervento volto a nobilitare un simbolo importante della nostra città”.

Resta l’impalcatura ma la statua dell’abate può dirsi completamente restaurata: “È stato il lavoro forse più semplice – ha dichiarato l’architetto Elena Bianchi, direttore tecnico – il basamento e la statua sono stati puliti con l’aiuto di spazzole e acqua liofilizzata, si è trattato dunque di un restauro conservativo. Più complicato il discorso dell’esedra, interessata da infiltrazioni d’acqua: è stata realizzata una pulitura a fondo delle murature e delle pareti intonacate. Proseguono intanto i lavori per completare la seduta, che sarà realizzata in legno”.

Completerà l’opera, forse entro la metà di maggio, l’attivazione dell’impianto idrico ed elettrico per le fontane e le luci del monumento: già effettuata una “prova generale”, che ha dato esito positivo, si attende ora l’autorizzazione a procedere con l’attivazione.

40 mila euro il costo iniziale preventivato per il restauro completo: “Dovremo spendere di più, non lo neghiamo – ha confidato Valsecchi – purtroppo gli interventi sono stati più profondi di quanto ci aspettassimo. Il costo totale dovrebbe aggirarsi intorno ai 75 mila euro: rimane forte l’invito ai cittadini a contribuire”.
Presenti sul cantiere anche il primo cittadino Virginio Brivio, il senatore Piero Fiocchi e Fabio Stoppani, nipote di Antonio Stoppani: “Il consiglio che mi sento di dare ai lecchesi è di avere orgoglio di questo vostro concittadino, forse troppo poco conosciuto. Lecco ha due punti forti, l’industria e il legame con la natura, valori di cui l’abate Stoppani si è fatto portatore”.
“I recuperi e i restauri promossi in questi anni dovrebbero essere presi a modello anche dalla futura amministrazione – ha commentato il sindaco Brivio – tra i beni comuni di una città ci sono anche questi monumenti che oltre ad essere mantenuti andrebbero presidiati. Restiamo coscienti delle nostre tradizioni”.

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