ABBADIA LARIANA – Martedì 31 gennaio si rinnoverà ad Abbadia Lariana la tradizione del corteo e del rogo del “ginee”.
La chiassosa e allegra “scorribanda” per le strade da parte di ragazzini, ma anche di adulti, si tramanda di generazione in generazione. Tutti, con tanto di “tolle” e barattoli trascinati per le vie del paese, danno infatti il loro contributo per uno spensierato… baccano.
Il significato è antico : risvegliare la natura sopita nei mesi invernali, battere la terra per ridestare i semi. Un rito che, in forme più o meno simili, accomuna molti paesi, non soltanto italiani.
Il giro di Abbadia si concluderà alla foce dello Zerbo dove verrà bruciato il “ginee” e quindi sconfitto, almeno idealmente, l’inverno. Tutti guarderanno le fiamme levarsi alte nel cielo, consumando insieme the caldo, vin brulé e dolci. Un’occasione, insomma, per stare insieme in allegria, rinnovando gesti antichi.
Il tutto organizzato dall’amministrazione comunale in collaborazione con il Centro Sport Abbadia, l’Oratorio “Pier Giorgio Frassati”, il Gruppo comunale di Protezione civile “G.B. Cossali” e l’associazione “Fuoriclasse”.
Il ritrovo è fissato per le 20.15 presso la palestra comunale. Un quarto d’ora dopo avverrà la partenza del corteo, che seguirà questo percorso: via della Quadra, via Di Vittorio, piazza Aldo Moro, via Val Zerbo, attraversamento strada provinciale 72 e via al Campeggio, con arrivo alla passerella al Conventino.
Intorno alle 21.15, in riva al lago, il grande rogo del “ginee”.
In caso di pioggia verrà cancellato il corteo e ci si troverà direttamente in spiaggia per il falò.
“Un particolare ringraziamento – afferma il sindaco, Cristina Bartesaghi – va alla classe quinta della scuola primaria di Abbadia Lariana, che con la preziosa collaborazione di Antonietta Longhi ha preparato il fantoccio che verrà bruciato appunto la sera di martedì 31”.