LECCO – L’acqua pubblica sarà gestita per i prossimi vent’anni da Lario Reti Holding: così ha deciso il consiglio di amministrazione dell’Ufficio d’Ambito, nella seduta del 30 giugno 2015, approvando la delibera avente ad oggetto l’affidamento del servizio idrico integrato della provincia Lecco.
L’affidamento alla società partecipata dai Comuni varrà per il periodo 1.1.2016 – 31.12.2035 con la modalità dell’in-house providing, cioè dell’affidamento diretto senza gara.
Si tratta del primo passo nella complessa procedura di affidamento definitivo: il provvedimento dovrà essere confermato dalla Conferenza dei Sindaci da convocarsi entro la fine del mese di luglio e, in seguito, dal Consiglio Provinciale.
“Obiettivo della procedura è il compimento da parte della società affidataria di un percorso di riorganizzazione per poter svolgere il servizio – spiegano dall’ATO – Pertanto, nel corso dei mesi che ci separano dalla fine dell’anno, Lario Reti è chiamata a modificare in maniera sostanziale il proprio Statuto e la composizione societaria, introducendo regole e meccanismi per garantire il cosiddetto “controllo analogo” da parte dei Comuni e dell’Ente per accogliere fra i soci la Provincia di Lecco e per ricomporre al proprio interno l’unità con la controllata Idroservice, attuale gestore del servizio. Ciò nel rispetto della scelta fatta dai Comuni soci a larga maggioranza nell’Assemblea societaria dello scorso 19 gennaio”.
Proprio sulla mancanza del controllo analogo si era scatenata la polemica del Comitato Acqua Pubblica e di alcuni dei primi cittadini lecchesi, contrari a questo affidamento.
La procedura per l’affidamento definitivo dovrà concludersi entro la fine del 2015, per assicurare l’assunzione del servizio a partire dal primo gennaio 2016.
“Si tratta di una scelta di portata storica per la nostra Provincia, che si trova vicinissima all’affidamento ventennale ad una società che dovrà necessariamente riorganizzarsi per garantire efficacia, efficienza ed economicità nello svolgimento del servizio – spiega il presidente dell’Ufficio d’Ambito, Paolo Negri – Si realizzerà così l’attivazione di ingenti risorse per il finanziamento dei lavori di miglioramento complessivo del servizio per un importo che si aggirerà intorno ai 130 milioni di €, nel corso del ventennio di affidamento, provenienti dalle tariffe che i cittadini pagheranno attraverso la bolletta, ma resi disponibili da subito attraverso i prestiti che la società acquisirà, alle migliori condizioni, dal sistema creditizio. L’idrico si trasformerà così in uno dei settori in cui si concentreranno i maggiori investimenti pubblici del lecchese, distribuiti in maniera uniforme sull’intero territorio, contributo non certo trascurabile per l’economia provinciale”.
“Il sistema idrico ha un urgente bisogno di interventi di ristrutturazione per superare le criticità censite dal Piano d’Ambito (una sorta di piano regolatore generale delle strutture idriche provinciali) – prosegue Negri – e per rendere più efficienti e moderni impianti e reti, per ridurre gli sprechi e per assicurare che gli scarichi abbiano un impatto minimo sull’ambiente”.
La delibera di affidamento adottata sarebbe giunta al termine di un percorso di valutazione dei due progetti recapitati sul tavolo dei tecnici dell’Ufficio d’Ambito lo scorso mese di febbraio, uno proposto dal Comune di Merate e l’altro, appunto, dai soci di Lario Reti Holding, che “ha maggiormente convinto – prosegue Negri – anche grazie al faticoso precorso di “affinamento” che è stato compiuto in collaborazione con l’Ufficio d’Ambito. Percorso che non è stato possibile effettuare sul progetto proposto dal Comune di Merate”.

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