
LECCO – Privati dell’arma di servizio per la mancata ‘convalida’ dei decreti di assegnazione da parte del presidente Flavio Polano. Da qualche mese gli agenti di Polizia Provinciale – 11 in totale quelli in servizio nel corpo di Lecco, più tre volontari – sono in servizio disarmati.
Al riguardo il Commissario Capo Raffaella Forni non nega la circostanza, dichiarando sinteticamente: “Confermo che da qualche mese gli agenti girano disarmati, ma non per decisione del Comando. Le armi ci sono, ma non possono essere assegnate senza la firma del decreto da parte del presidente”.
La procedura di assegnazione prevede una precisa normativa di settore: ogni agente dotato della qualifica di Pubblica Sicurezza può per legge portare le armi senza licenza, previo decreto di assegnazione nominativa da parte del sindaco (nel caso della Polizia Locale) o da parte del presidente (nel caso di quella Provinciale) che non solo assegna l’arma ma ne indica la modalità di detenzione ovvero se l’agente può tenerla in via continuativa o solo occasionale. Senza questo decreto l’arma non viene assegnata: questo il caso in cui si trova il corpo di Polizia Provinciale di Lecco, recentemente passato sotto la competenza di Regione Lombardia.
Sulla vicenda il presidente Flavio Polano cerca di fare chiarezza: “E’ bene sottolineare due aspetti per fare chiarezza: il primo, di tutti gli agenti in servizio solo due possono svolgere mansioni di ordine pubblico, gli altri sono impegnati in operazioni relative alla tutela dell’ambiente; il secondo, è che alla bisogna, ovvero su un ente preposto chiede un intervento della Polizia Provinciale per l’abbattimento di un animale le armi posso essere usate. Chiarito questi due punti, confermo che c’è un decreto da rinnovare e lo faremo entro la fine di settembre. Ci sono aspetti organizzativi e di gestioni interni che vanno rivisti, ma posso dire che entro la fine di settembre il decreto verrà rinnovato”.

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