Alpinismo. Giorgio Redaelli, è suo il Pelmo d’oro alla carriera

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La consegna del "Pelmo d'oro alla carriera alpinistica" a Giorgio Redaelli, "re del Civetta".
La consegna del “Pelmo d’oro alla carriera alpinistica” a Giorgio Redaelli, “re del Civetta”.

 

CASSINA / MANDELLO – Ultimo fine settimana di luglio da ricordare e idealmente da incorniciare per Giorgio Redaelli, l’alpinista originario di Mandello Lario e ora residente a Cassina Valsassina al quale la Provincia di Belluno ha assegnato il “Pelmo d’oro alla carriera”.

Giorgio-Redaelli_Pelmo-oro_2016 (2)Questa la motivazione con cui la giuria del premio gli aveva attribuito il prestigioso riconoscimento: “Accademico del Cai, socio onorario del Gruppo Ragni della Grignetta, Giorgio Redaelli è considerato il “re” della Civetta per la sua assidua frequentazione e per il viscerale amore che ha sempre dimostrato per la montagna bellunese. Nel dolomitico “regno del VI grado” ha compiuto, spesso in cordata con alpinisti bellunesi di rango quali Roberto Sorgato e Giorgio Ronchi, memorabili imprese come la direttissima sulla Torre Trieste e le prime invernali alla Cima Su Alto e alla via Solleder, solo per citarne alcune, che hanno scritto la storia dell’alpinismo non solo delle Dolomiti, consacrando di diritto Redaelli nel “gotha” internazionale dei più grandi alpinisti”.

La cerimonia di consegna del premio si è tenuta sabato 30 luglio in Comelico, preceduta la sera prima a Campolongo di Cadore da una serata denominata “Aspettando il Pelmo d’oro”, con proiezione del documentario “Giorgio Redaelli e la Civetta: storia di un amore infinito”, di Franco Bistrot.

Redaelli si è detto onorato del riconoscimento ricevuto e ha avuto parole di stima e affetto per la gente del Cadore.