ANNONE – Si comincia: giovedì mattina, i primi macchinari si sono messi in azione, depositando i materiali di lavoro che dai prossimi giorni consentiranno di allestire l’area di cantiere all’imbocco del ponte.
E’ l’inizio della ricostruzione del cavalcavia che, fino a quel tragico 28 ottobre del 2016, collegava Annone con Suello, al confine tra i due paesi brianzoli, oggi separati dalle corsie della Statale 36.
Le prime fasi riguarderanno la predisposizione dell’area di lavoro: sulla sponda di Suello, nella mattinata odierna sono stati trasportati i primi due escavatori, mentre i tecnici hanno compiuto un ulteriore sopralluogo sul ponte; nelle prossime ore verrà creato lo spazio per i mezzi di lavoro a margine della strada, senza inficiare sulla normale viabilità, seguirà poi la rimozione degli alberi e degli arbusti nella zona dei lavori, la recinzione della zona di cantiere per poi entrare nel vivo delle operazioni.
Incaricata della realizzazione dell’opera è la C.O.E.ST. Costruzioni e Strade, un raggruppamento di imprese di Potenza vincitrice dell’appalto pubblico promosso da Anas, offrendo un importo di 1,6 milioni di euro, con un ribasso del 20,152% rispetto alla base d’asta di 1,97 milioni di euro (-1,41 mln) battendo le altre 57 imprese partecipanti.
Trecentoquaranta sono i giorni a disposizione del costruttore per terminare l’opera che dovrebbe quindi essere conclusa intorno alla prima metà del 2019. Il cavalcavia che svetterà nuovamente sulla superstrada sarà composto da una campata unica di 44 metri in acciaio ad alta resistenza. Il nuovo ponte prevede anche un percorso ciclopedonale che migliorerà la sicurezza dei suoi fruitori.
Si riparte, quindi, quando sono passati oltre cinquecento giorni dal quel disastroso venerdì: erano le 17.22, il cavalcavia sulla Statale è ceduto sotto il peso di un camion in transito. In quella tragedia perse la vita Claudio Bertini, 68enne di Civate. La sua Audi bianca schiacciata dalla campata del ponte è un’immagine che difficilmente i lecchesi riusciranno a dimenticare.