Perchè non sperimentare il nuovo servizio di bike sharing? Detto, fatto e il lecchese Nicola Monti di buon piglio il 10 novembre ha deciso di provarlo, andando, per prima cosa, ad acquistare la tessera Blue Sharing. Ecco qual è stata la sua avventura raccontata sulle pagine di quileccolibera.net e che anche noi di Lecconotizie vi proponiamo.
“Dopo la conferenza stampa del 26 ottobre, la seguente inaugurazione del 29 e la proiezione nei primi giorni di novembre su le emittenti locali dello spot del bike sharing, abbiamo deciso di testare il sistema di noleggio bici messo in atto dal Comune di Lecco.
La prima idea era quella di provarlo il primo lunedì disponibile dopo l’inaugurazione, ma ciò non è stato possibile per la totale assenza delle biciclette alle stazioni. Il 10 di novembre (12 giorni dopo l’inaugurazione) arrivano le bici, e aprono le prime due stazioni su cinque (piazza XX settembre e zona ex stazione della Piccola velocità).
Stamattina (14 novembre) ho deciso di fare la tessera per usufruire del servizio Blu Bike. Per poter fare la tessera, necessaria per poter circolare, ho seguito le indicazioni pubblicate sul sito internet del Comune di Lecco. Come indicato su internet e nel regolamento del servizio mi sono recato intorno alle 9 di mattina presso via
Balicco alla ricerca del ufficio di Linee Lecco. Dopo diversi tentativi andati a vuoto ho chiesto informazioni al titolare dell’adiacente bar. Recatomi presso un ufficio vuoto e senza insegne l’ho trovato chiuso e senza alcuna persona all’interno. A quel punto ho telefonato al numero di assistenza e ho chiesto l’orario di apertura dell’ufficio. “L’ufficio non è ancora in funzione”, ha risposto l’operatore, “deve recarsi presso la sede di Linee Lecco in piazza Bione”.
Raggiunta in bicicletta la segreteria della sede, mi viene detto che nei loro uffici non è ancora possibile fare la tessera e che forse sarà possibile realizzarla dalla settimana prossima. “Per averla ora dovrà recarsi in Comune”. Ripresa in mano la bicicletta mi sono diretto verso il municipio, dove sono stato rimpallato all’ufficio dell’assessorato all’ambiente al civico 18 di via Sassi. Azzeccato il luogo, mi sono permesso di fare qualche domanda all’impiegato.
- “Come stanno andando le iscrizioni al servizio? La gente viene lo stesso nonostante non siano aperti il luoghi preposti?” e lui: “Adesso che ha smesso di piovere sì, la gente sa che le tessere si fanno qui e non hanno avuto problemi perché si informano”, sottointendendo una mia mancanza. Dopo la compilazione del modulo ed un ulteriore passaggio alla tesoreria comunale mi è stata data la tessera (numero 23).
La stazione più vicina (Piazza Diaz), purtroppo, non è stata ancora attivata.
Dopo aver optato per quella situata in Piazza XX Settembre ho cercato invano una rastrelliera dove poter lasciare la mia bicicletta. Anche qui con scarsi risultati. Montato sulla “Blu Bike”, ho pedalato fino all’unica stazione funzionante (zona Piccola). Depositata la bicicletta, ho cercato di riprenderla, provando dunque a restare nell’ambito dei 60 minuti di gratuità.
Peccato che, come lieto fine di una mattinata pazzesca, la spia della stazione abbia cominciato a lampeggiare in maniera sospetta, avvertendomi che da quel momento era “fuori servizio”. Risultato: bicicletta bloccata e pedalata finita.
A quel punto ho chiamato il numero verde dell’assistenza e dopo dei controlli sul computer mi è stato detto che probabilmente era un problema di modem della stazione ormai non più funzionante.
Terminata la breve conversazione ho potuto sperimentare il “nuovo modo di muoversi in città”: andando a piedi.
Quando facemmo qualche domanda all’assessore Campione al di fuori della conferenza stampa ci disse: “E’ una buona cosa che il servizio parta d’autunno, così avremo del tempo per poter rodare il sistema”; tempo che il Comune si sta prendendo tutto: fuori servizio gli uffici di via Balicco, fuori servizio la sede di Linee Lecco, fuori servizio le stazioni Diaz, Meridana e Bione e anche un po’ quella della Piccola.
Il tutto a 19 giorni dalla conferenza stampa, a 16 giorni dall’inaugurazione in pompa magna ed ore e ore di spot celebrativi di un servizio che, ad oggi, non funziona”.
Nicola Monti