
LECCO – Questione di settimane, poi si avvieranno i carotaggi sul terreno oggi occupato dal centro di accoglienza: i Vigili del Fuoco svelano le tempistiche per i lavori propedeutici alla realizzazione della loro nuova caserma, che porteranno conseguentemente allo sgombero dei migranti dall’hub del Bione e la ricollocazione di questi ultimi in altre strutture.
E’ emerso dall’incontro avvenuto giovedì mattina in Prefettura, fissato appositamente per fare chiarezza sul cronoprogramma della nuova attesa stazione dei pompieri a Rivabella, nell’area degli Spettacoli Viaggianti.
“Le attività dei Vigili del Fuoco al campo inizieranno entro l’estate – conferma il viceprefetto Stefano Simeone a margine della riunone – intorno alla metà di giugno si terrà la conferenza dei servizi per l’approvazione del progetto dei carotaggi, una volta trascorsi i termini di legge per osservazioni, potranno da subito iniziare gli interventi”.
Un’agenda che la direzione regionale dei pompieri ha condiviso con Prefettura e Comune di Lecco: “Abbiamo presentato questa esigenza e auspichiamo venga colta – fa sapere Roberto Toldo, comandante provinciale dei Vigili del Fuoco – c’è ancora del tempo, dovremo attendere l’esito della conferenza dei servizi, ma sicuramente entro l’estate andremo ad avviare i lavori”.

Tempo che ora è sempre più stringente per la Prefettura e per il Coordinamento dei sindaci che collaborano alla gestione dell’emergenza migranti in provincia: sono oltre duecento i richiedenti asilo ospiti al Bione che dovranno essere trasferiti altrove, 19 di loro hanno già trovato una nuova sistemazione a Carenno, non senza polemiche da parte di alcuni residenti che nei giorni scorsi hanno creato un comitato per impedire che altri migranti giungano in paese.
Una delle soluzioni già vagliate della Prefettura è quella di chiedere ulteriori disponibilità alle strutture di accoglienza già accreditate. “Abbiamo incontrato i loro referenti nei giorni scorsi e avanzato questa richiesta” prosegue Simeone.
Un’altra possibilità giunge dalla rete Sprar (l’accoglienza secondaria per i richiedenti asilo che si vedono riconosciuto lo status di rifugiati), fa sapere Filippo Galbiati, presidente dell’Ufficio Coordinamento dei Sindaci : “Stiamo ricevendo nuove adesioni, una quindicina tra i sindaci che abbiamo interpellato”.
“Ora sappiamo quali sono le tempistiche e decideremo le possibili alternative al Bione – spiega l’assessore ai Servizi Sociali di Lecco, Riccardo Mariani – insieme alla Prefettura stiamo facendo le valutazioni necessarie”.

RADIO LECCOCITTÁ CONTINENTAL




































