LECCO – Altro che tutto risolto: se a fine anno si brindava alla soluzione trovata per evitare la chiusura del centro sportivo di Lecco, le sorti del Bione sono tornate nuovamente in bilico, anzi già questo sabato il centro sportivo potrebbe chiudere.
Dal municipio nei giorni scorsi sarebbero partire lettere all’indirizzo della Sport Management, gestore della struttura comunale, chiedendo la restituzione degli impianti sportivi.
Una pretesa che contraddice l’accordo stipulato tra società e amministrazione comunale in prossimità del Capodanno e della scadenza (ben nota da tempo eppure anche in quel caso si è arrivati in estremo ritardo) del 31 dicembre sulla proroga del contratto di gestione del centro sportivo: vista l’impossibilità di procedere ad un’ulteriore concessione per la mancanza di alcune certificazione di sicurezza che avrebbero richiesto interventi di sistemazione del centro, il Comune avrebbe differito la ripresa in possesso del centro alla fine della stagione sportiva, consentendo alla Sport Management di guidare la struttura fino a giugno; ciò avrebbe garantito il tempo necessario per l’uscita del bando per il nuovo Bione ed evitare di interrompere l’attività nell’attuale centro.

Un patto che sarebbe stato smentito di fatto dalle missive, a firma dal Segretario comunale Michele Luccisano. Un’azione dirigenziale in totale discordia con quanto era stato annunciato invece del governo politico della città e che mette in luce problematiche interne che l’Amministrazione Brivio, a quanto pare, fatica a gestire.
Nonostante la gravità della situazione e un centro sportivo con migliaia di utenti ad un passo dalla chiusura, le bocche in municipio restano cucite. Nonostante i ripetuti tentativi da parte della nostra redazione di avere informazioni in merito, l’unica nota è giunta alla stampa poco dopo l’ora di pranzo. Un comunicato che, come usavano dire le maestre di un tempo, è aria fritta: “Continua l’azione del sindaco di Lecco Virginio Brivio e della Giunta comunale per garantire la prosecuzione delle attività presso il Centro sportivo comunale Al Bione. Viene ribadita la ferma volontà di proseguire con l’offerta di un servizio di pubblica utilità sociale, ricreativa e sportiva che, per la sua rilevanza, non può essere interrotto a causa di ritardi formali e procedurali. Per questo motivo il sindaco di intesa con la Giunta ha già interpellato Anac, autorità competente anche in materia di contratti, al fine di ottenere chiarimenti in merito alla situazione che si è venuta a creare”.

Di fatto, non si sa nulla sull’eventuale chiusura del Centro Sportivo, nessuna informazione su cosa sia accaduto in merito alle missive inviate dal Segretario e le motivazioni per cui il Segretario lo abbia fatto agendo da “salmone” e andando controcorrente rispetto alla linea adottata dalla Giunta Brivio. Su tutto questo bocche cucite, telefoni che squillano ma ai quali nessuno risponde a fronte di una situazione surreale e paradossale, tenuto conto che Lecco, è notizia di un paio di mesi fa, era stata classificata al 10° posto tra le città più vivibili anche se, nel parametro Tempo Libero la troviamo ben lontana dalla Top Ten bensì al 77° posto su 110.
Insomma, da palazzo Bovara nessun chiarimento sulla questione venutasi a creare e nessuna certezza sul futuro del centro sportivo. Per assurdo, l’unica certezza che pare emerga è che se il problema interno a Palazzo Bovara non verrà risolto, sabato il Bione chiuderà. La conferma l’ha avuta anche il dirigente di una delle società sportive fruitrici dell’impianto, che abbiamo raggiunto telefonicamente in mattinata: “Non sappiamo se domenica potremo giocare. Ci hanno riferito che se il problema non verrà risolto, sabato il centro chiuderà”.
Silenzio stampa anche sull’altro fronte, Sport Management al momento non rilascia dichiarazioni e pare invierà una nota stampa in giornata per chiarire la situazione ai propri utenti, mentre monta già la rabbia di chi ha sottoscritto un abbonamento al centro sportivo, convinto dalle rassicurazioni di fine anno che il Bione sarebbe rimasto aperto.
Una situazione che coinvolge anche i lavoratori impiegati nella struttura: “Stamattina mi sono svegliata con la bella notizia che sabato sarà il mio ultimo giorno di lavoro nel centro – ci scrive Alice Murtas, 22enne istruttrice al Bione – Ultimo giorno di corsi e ultimo giorno in cui potrò stare con i miei clienti, nonché mia seconda famiglia. Dico ciò perché ci sono persone che frequentano questo centro da molti anni, pur essendoci stati cambi di gestione. Oltre che con noi istruttori, anche tra di loro si è creato un rapporto tale da definirla davvero una seconda casa. Queste persone credono nel centro, che pur essendo vecchio, offre agli sportivi l’unico modo per allenarsi in tutta la provincia. Non sono arrabbiata, mi ritengo delusa e mi spiace di aver dato fiducia a persone che non sono state in grado di gestire la situazione. Io, Alice Murtas, perderò il lavoro. Io come trenta miei colleghi che credono come me in quello che fanno e amano il centro e le persone che lo frequentano”.

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