Calozio e Olginate: largo a pedoni e biciclette sull’ex ponte ferroviario

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CALOLZIOCORTE – Inaugurazione sotto la pioggia scrosciante per la pista ciclopedonale sull’ex ponte ferroviario sull’Adda, tra Calolziocorte e Olginate, che martedì si è aperta ufficialmente al passaggio dei cittadini e dei primi velocipedi.

Lungo 110 metri e largo 5 metri, il ponte è stato riconvertito all’attuale utilizzo in circa 200 giorni di lavori, iniziati lo scorso 8 maggio e terminati il 24 novembre. Dal costo di circa 434 mila euro, l’opera comprende anche rampe d’accesso, dalla lunghezza di 200 metri ciascuna, dotate di apposite griglie e tubazioni per la raccolta delle acque meteoriche e di parapetti in legno.

Oltre alla riconversione del manufatto esistente, il progetto ha previsto anche il riutilizzo del sedime dismesso in rilevato, lato Calolziocorte e lato Olginate, per i tratti necessari alla connessione tra l’alzaia dell’Adda e la quota del ponte.

Per quanto riguarda il ponte, come spiega l’amministrazione provinciale, si è provveduto a interventi mirati, ecosostenibili e asportabili in caso di futuri e diversi utilizzi, quali il rivestimento con legname dell’esistente parapetto, nonché all’ammodernamento e alla sistemazione dell’apparato sovrastrutturale, il tutto finalizzato a costituire un idoneo fondo per la percorribilità dei cicli e per il transito pedonale.

Il ponte è stato dotato di illuminazione segnapasso, a ricarica solare, per segnalare in modo leggibile e sicuro il percorso per le biciclette e pedoni anche nelle ore notturne.

In una sala conferenze del Monastero del Lavello, gremita di cittadini ed esponenti delle istituzioni, il presidente della Provincia, Daniele Nava, insieme all’assessore provinciale Franco de Poi hanno presentato l’opera giunta a realizzazione. Con loro il sindaco di Calolziocorte, Paolo Arrigoni, l’assessore comunale di Olginate, Marco Passoni e i presidenti dei due enti coinvolti nel progetto, ovvero il Parco Adda Nord rappresentato da Agostino Agostinelli e della Comunità Montana Lario Orientale e Valle S. Martino, Gianni Codega.

 

 

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