MANDELLO – Hanno fatto il tifo. E hanno sperato fino all’ultimo che il bronzo potesse arrivare, per aggiungere così un’altra prestigiosa medaglia ai tanti allori collezionati in 86 anni di storia.
Alla fine al mandellese Andrea Panizza e ai vogatori in barca con lui sull’otto che sabato 8 agosto ha disputato a Rio de Janeiro la finale ai Mondiali Junior di canottaggio il terzo posto è sfuggito per poco più di 30 centesimi. E lontana meno di un secondo c’era addirittura la medaglia d’argento.
Un’inezia, ma tanto è bastato perché l’armo azzurro chiudesse al quarto posto, battuto al fotofinish da Stati Uniti e Germania, rispettivamente secondi e terzi (a imporsi, con un rush finale irresistibile, è stato l’equipaggio dell’Olanda).
“Bravi comunque i nostri ragazzi per averci creduto e averci provato fino in fondo”, si leggeva poco dopo la conclusione della finale sul sito Internet della Federazione italiana canottaggio. “E bravo va detto anche al nostro Andrea Panizza – ha commentato il presidente della Canottieri Moto Guzzi, Livio Micheli – al suo primo anno da Junior e con la prospettiva di una carriera sportiva che non mancherà di regalargli belle soddisfazioni”.
Diciassettenne, residente in frazione Olcio, Panizza gareggia dall’età di 11 anni e davanti a sé ha in effetti tutto il tempo per rinverdire gli allori della società remiera mandellese, che proprio nella storia dei campionati mondiali Junior di canottaggio ha conquistato l’oro nel 2003 in Grecia con Martino Goretti e Riccardo Fasoli, attuale sindaco di Mandello (i due vogatori erano insieme sul “4 senza”), nello stesso anno con Laura Agostini (“4 senza” femminile) e nel 2011 a Londra con Marco Marcelli nell’otto.
Sabato 8 agosto non era peraltro soltanto il giorno della finale iridata di Andrea Panizza. Subito dopo la conclusione della regata del promettente vogatore mandellese, al Lido comunale si è fatto festa per “celebrare” il compleanno di Giuseppe Moioli, un grande del nostro canottaggio, al traguardo delle 88 primavere.
Simbolo della Canottieri Guzzi, ha alle spalle una carriera agonistica iniziata nei primi anni Quaranta e una serie incredibile di vittorie ottenute in campo nazionale e internazionale. Per tutte, basta citare l’oro olimpico del 1948 a Londra con il “4 senza”, armo di cui facevano parte anche Elio Morille, Franco Faggi e Giovanni Invernizzi.
“Continuerò a lavorare al vostro fianco e per la nostra Canottieri per altri dieci anni”, ha promesso Moioli prima di stappare lo spumante e tagliare la grande torta preparata in suo onore.
A festeggiarlo – con il presidente Livio Micheli e con Eros Goretti, rientrato dal Messico dopo l’esperienza protrattasi per 14 mesi alla guida della Nazionale remiera del Paese centroamericano – anche Franco Zucchi, protagonista assoluto tra gli anni Ottanta e Novanta (partecipò tra l’altro con l’otto azzurro alle Olimpiadi di Atlanta del ’96) e Serenella Alippi, vicesindaco e assessore allo Sport.
Poi alcune nuove leve della “Guzzi” e Giampiero Gilardi, classe 1938, mandellese da anni residente in Piemonte, nel cui albo d’oro figurano prestigiose vittorie ai campionati europei e quattro titoli di campione italiano.
DI SEGUITO, LE IMMAGINI DELLA FESTA DI COMPLEANNO DI GIUSEPPE MOIOLI SABATO 8 AGOSTO AL LIDO DI MANDELLO