LECCO – Una città paralizzata dal traffico, tempi biblici (lo possiamo dire) per percorrere anche poche centinaia di metri, automobilisti in coda e malumore. Il tutto, come appreso, a causa di alcuni lavori di urgenza sul Ponte Manzoni (o Terzo Ponte), decisi da Anas senza dare comunicazione al Comune che non ha quindi avuto il tempo materiale di pianificare e predisporre un piano di supporto al traffico.
Dopo due pomeriggi e sere da incubo sul fronte viabilistico in città, anche la giornata di oggi si preannuncia di passione: i lavori per il ripristino della carreggiata sul Ponte Manzoni termineranno infatti in serata. E’ l’assessore alla Viabilità Corrado Valsecchi ad annunciarlo, non senza disappunto, dopo aver parlato con il responsabile Anas Salvatore Giovanni.
“Sono francamente dispiaciuto di quello che sta succedendo a Lecco sul fronte della viabilità, la situazione critica è determinata dai lavori in urgenza ed emergenza sul ponte Manzoni da parte delle Imprese incaricate dall’Anas per la sistemazione di un giunto che manifestava delle evidenti criticità – ha spiegato Valsecchi – purtroppo l’Anas si è completamente dimenticata di comunicare all’ufficio viabilità del Comune di Lecco questo evento e in particolare che i lavori avrebbero avuto una continuità assoluta considerata l’emergenza. Ho manifestato irritazione e disappunto mio e dell’amministrazione per questa grave inadempienza di comunicazione da parte della Società”. D’altra parte, come spiegato, i motivi di urgenza e sicurezza che hanno indotto Anad ad intervenire “sono del tutto comprensibili”.
In vista dei nuovi disagi, annuncia l’assessore, “saranno approntati tutti gli accorgimenti possibili”.
Predisposto un piano di regolazione del traffico in collaborazione con la Polizia Locale, mentre l’appello ai cittadini è quello di evitare di passare per Lecco nelle fasce orarie critiche, per non aumentare il traffico: “A coloro che possono muoversi con il treno consigliamo vivamente di prendere questo mezzo di locomozione per favorire lo spostamento di chi è impossibilitato a farlo. In queste ore mi sono preso insulti da tanti cittadini, ma vi assicuro che non vi è responsabilità alcuna da parte nostra e dell’amministrazione: impossibile pianificare interventi correttivi in assenza di comunicazioni tempestive”.
Anche il sindaco di Lecco Virginio Brivio, in questi giorni a Bari per l’assemblea nazionale dell’Anci, ha voluto dare un messaggio ai lecchesi: “Anas senza dare comunicazione al Comune è dovuta intervenire con la massima urgenza per motivi di sicurezza sul ponte Manzoni. I lavori ai giunti non possono essere sospesi quindi proseguiranno fino domani sera. Ci sarà da portare pazienza anche domani, purtroppo non aver ricevuto le dovute comunicazioni non ha facilitato la situazione”.
Nonostante i chiarimenti le perplessità sono tante e la polemica, inutile dirlo, è esplosa.
Così il consigliere Ncd Filippo Boscagli, che ha affidato ai social network il proprio sfogo: “Una città in ginocchio senza sapere perché per 36 ore. Senza sapere cosa fare in balia della folle gestione dell’Anas che fa lavori senza avvisare e della cronica grave assenza di una Polizia Locale sufficiente per un capoluogo di Provincia, oltre che quella di un piano viabilistico per situazioni di emergenza. Un’amministrazione che non riesce a dir nulla per un giorno e mezzo alla propria gente immersa nel caos. Non esiste che un restringimento di carreggiata provochi il collasso totale di una città”.
“Da martedì la città è paralizzata – ha chiosato Giacomo Zamperini, Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale – la gente che lavora non può rimanere ostaggio del traffico cittadino per delle ore, ne risentono anche attività commerciali e produttive lecchesi. Come un qualsiasi altro cittadino, pretendo di poter liberamente circolare per Lecco, senza rimanere vittima di un piano della viabilità ormai insostenibile. La rete stradale non è stata migliorata nel corso degli anni, anzi: scelte scellerate come quelle sui sensi unici o sul Ponte Vecchio hanno addirittura peggiorato la situazione”.
“Il fatto più grave – ha aggiunto Zamperini – è che a provocare tutti questi disagi sembrerebbe essere stato solo il misero restringimento di nemmeno 100 metri di carreggiata sul Terzo Ponte. Ora mi domando: o non si possono fare più lavori di manutenzione sulle strade di collegamento alla città, oppure qualcosa va cambiato. Oltretutto ci risulta che nessuno abbia visto finora operai all’opera sul pezzo di carreggiata danneggiato.”