
LECCO – “Sarà un giorno di festa, soprattutto per le famiglie di questi bimbi che con questo riconoscimento vogliono esprimere l’esigenza di compiere un passo fondamentale nel percorso dell’integrazione”.
L’assessore comunale Francesca Bonacina annuncia l’evento che si terrà il prossimo 20 novembre al centro civico di Germanedo, dove il sindaco Brivio, in occasione della Giornata Internazionale sui diritti dell’infanzia promossa dall’Unicef, conferirà la cittadinanza civica ai bambini e ai ragazzi nati in Italia, residenti a Lecco ma figli di genitori stranieri e per questo sprovvisti della cittadinanza italiana. In sala saranno presenti anche i rappresentati lecchesi dell’organizzazione internazionale per la tutela dei bambini.
Un provvedimento “simbolico”, come lo ha definito lo stesso assessore: “Non dà alcun diritto in più, ma è un’occasione importante per i bimbi e per le loro famiglie che vogliono dirci ‘noi ci siamo e vogliamo far parte della vostra società’ e per la città affinché venga riconosciuto il loro bisogno di sentirsi cittadini a tutti gli effetti”.
Il provvedimento è già stato adottato da diverse città italiane e lo scorso anno anche dai Comuni di Osnago e Mandello, i primi e per ora gli unici in provincia di Lecco.
Li seguirà il capoluogo manzoniano che si prepara a dare il proprio benvenuto a ben 200 bimbi: tante sono state infatti le domande giunte in Comune per ottenere questo riconoscimento.
“Inizialmente c’è stata anche un po’ di confusione – ha spiegato l’assessore – alcuni genitori pensavano si trattasse di una vera e propria cittadinanza, poi è stato spiegato loro il significato di questa iniziativa e ne hanno capito l’importanza”
A Lecco la cittadinanza civica giunge dopo un percorso di due anni, su sollecitazione del Comitato Noi Tutti Migranti e di alcuni assessori comunali, tra i quali Irene Riva e Viviana Parisi. “Non tutti lo sanno ma sono circa un migliaio i bimbi nati in Italia da genitori stranieri e residenti in città, di questi circa 600 hanno già acquisito la cittadinanza, ne mancavano 400 e sapere che metà di loro ha fatto richiesta per la cittadinanza civica mi riempie di soddisfazione” ha commentato il consigliere Riva che ha ricordato il confronto duro e aspro in Consiglio Comunale per poter giungere a questo risultato.

“Questi bimbi sono già italiani e cittadini lo diventeranno, così come i loro amici nati da genitori italiani – ha sottolineato Riva -Perché la cittadinanza è qualcosa che si deve costruire negli anni. Lavoriamo per una società della condivisione ed è questo a mio parere l’obiettivo più importante”.
Un concetto ribadito anche dall’assessore Bonacina: “In questi anni stiamo continuando ad incontrare le scuole e nell’aula del Consiglio Comunale abbiamo ricevuto circa 200 alunni. Questo perché crediamo che lavorare sul tema della cittadinanza e spiegarlo ai giovani è qualcosa che faccia bene a tutti, anche agli italiani”
Soddisfazione è stata espressa dal Comitato Noi Tutti Migranti per voce del coordinatore Guerrino Donegà: “Conferire la cittadinanza civica è una decisione di grande importanza e rilievo. Molti dei migranti si stupiscono che i loro figli, nati qui, non siano considerati cittadini italiani. Lo ‘ius soli’ è un principio di civiltà che può abbattere gli steccati, l’emarginazione e creare maggiore coinvolgimento in questi ragazzi nella crescita della nostra società”.

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