Alle spalle la prima accoglienza dei profughi arrivati allo scoppio del conflitto armato in Libia, ora è tempo di organizzare la loro permanenza nel medio termine. Si tratta del periodo necessario per valutare le domande di asilo politico e vedere quali accogliere. Se queste persone in fuga dalla guerra prenderanno lo status di rifugiato politico verranno aiutate a inserirsi nelle nostre comunità, anche con corsi di formazione, a partire dall’italiano.
Ed è proprio per gestire questa seconda fase che lunedì scorso è stata firmata una convenzione a tre: con Prefettura di Milano, soggetto attuatore ossia ente che dispone dei fondi destinati a questa opera umanitaria, Provincia di Lecco e consorzio Consolida, appartenente al terzo settore con esperienza proprio nella accoglienza dei profughi politici.
Prima di questa firma, in precedenza, era stato attivato dalla prefettura di Lecco un tavolo di lavoro sull’argomento che aveva coinvolto oltre che la Provincia anche i Comuni e l’Asl.
Sull’argomento c’era stato anche un incidente di percorso all’interno della giunta provinciale: quando l’assessore provinciale ai Servizi alla persona e alla famiglia Conrater aveva proposto la delibera in tema, i colleghi Simonetti e De Pol si erano astenuti. Frattura presto ricomposta.
La Convenzione impegna il consorzio Consolida, come partner di gestione, fino a dicembre 2011, all’interno del quadro dell’accordo di Programma politiche sociali della Provincia. Sotto questo cappello opereranno gli enti già citati e anche comunità montane, assemblee distrettuali e gestioni associate, azienda ospedaliera, asl, Azienda lombarda per l’edilizia residenziale (Aler), ufficio scolastico provinciale.
Il progetto prevede inoltre l’assistenza al rimpatrio volontario, attraverso la rete Nirva (Networking Italiano per il Rimpatrio Volontario Assistito) per tutti coloro che intendono rientrare nel proprio Paese di origine.
“Si tratta del primo progetto in Lombardia – commenta l’assessore Antonio Conrater – che affronta in modo coordinato e integrato con il territorio il problema dei profughi richiedenti asilo. Per questo il progetto ha ricevuto un significativo apprezzamento dal Commissario Straordinario per l’emergenza immigrati Franco Gabrielli, che nell’autorizzare la sottoscrizione ha segnalato la particolare utilità e qualità dell’attività di assistenza prevista dalla Convenzione”.
DALL’ARCHIVIO DI LECCONOTIZIE
Nel lecchese il 3%
dei profughi in arrivo
29 giugno 2011
Il prefetto di Lecco Marco Valentini ha convocato questo pomeriggio i sindaci dei paesi della provincia che ospitano cittadini del Nord e Centro Africa richiedenti asilo in Italia. Dopo un giro di opinioni, generalmente positive, sulla situazione è emerso che la quota degli arrivi stabilita momentaneamente per il lecchese rappresenta il 3% del totale.
Al tavolo […]
Primi 22 profughi dalla Libia nel lecchese
3 maggio 2011
In giornata piccoli gruppi di richiedenti asilo sono giunti in diverse località; saranno una trentina in tutta la provincia i profughi in arrivo tra oggi e domani, i primi sono passati da Sala al Barro e poi nei vari punti allestiti nel lecchese.
Otto a Barzio, altrettanti a Bellano, sempre otto […]
A Barzio i primi profughi libici nel lecchese
2 maggio 2011
Alcuni profughi saranno destinati alla sede centrale del COE, il Centro Orientamento Educativo, in via Milano a Barzio.
Altre persone, smistate da Sala al Barro, dovrebbero trovare sistemazione in paesi del lecchese (probabilmente a Calco e Carenno).