Ex Leuci e amianto. Studio epidemiologico su ex dipendenti e residenti

Tempo di lettura: 2 minuti
L'area dell'ex Leuci

LECCO – Il Gruppo Aiuto Mesotelioma, dopo i tre incontri organizzati settimana scorsa a Lecco in collaborazione con Legambiente, annuncia importanti novità nella lotta alle cosiddette patologie “asbesto correlate”, causate dall’esposizione alla fibra di amianto.

“Ringraziamo tutti i cittadini e i tecnici che hanno voluto partecipare ai diversi appuntamenti. Grazie alla presenza di medici ed esperti arrivati a Lecco da tutta Italia abbiamo potuto ancora una volta denunciare i rischi per i residenti e i lavoratori che respirano amianto. Abbiamo ascoltato le testimonianze di chi, proprio a causa dell’amianto, ha perso i propri cari – ha raccontato la presidente Cinzia Manzoni -. Sabato scorso abbiamo avuto modo di confrontarci anche con il sindaco Virginio Brivio, sia per quanto riguarda i lavori all’ex Leuci sia sulla presenza dell’amianto nella nostra città: ancora oggi in troppi capannoni sono presenti coperture in eternit e/o amianto friabile all’interno: Eusider, Tubettificio Europeo, Beco Srl, Metallurgica Tognetti, Ex Vellutificio Redaelli per i quali in parte sono bonificati o per i quali il comune e Ats stanno lavorando con progetti mirati per intervenire. Vi sono ancora situazioni come caselli vicino alle ferrovie e tantissime piccole industrie, oltre a edifici privati, dove l’amianto è presente”.

Bonifica della ex Leuci

Il gruppo Aiuto Mesotelioma ha chiesto al sindaco maggiori controlli e verifiche: “Abbiamo purtroppo appreso che i lavori di bonifica alla ex Leuci sono in ritardo rispetto al crono programma e abbiamo inoltre raccolto l’allarmante denuncia di alcuni residenti che ci hanno raccontato le loro preoccupazioni per le modalità di rimozione del materiale che anche durante gli ultimi acquazzoni si sarebbe particolarmente rovinato”.

L’impegno delle associazioni non si ferma

“Il Gruppo Aiuto Mesotelioma e Coordinamento Nazionale Amianto chiederanno all’Ufficio del Lavoro e all’Inail l’elenco degli ex dipendenti assunti dalla ditta Leuci durante tutto il periodo di attività, i nominativi di coloro a cui è eventualmente stata riconosciuta una malattia professionale come ex dipendenti, verificando al contempo i dati del Registro Nazionale dei Mesoteliomi. Effettuato questo lavoro – conclude Salvatore Nania, presidente del Coordinamento Nazionale Amianto – inoltreremo all’Istituto Superiore di Sanità la richiesta di avviare uno studio epidemiologico che riguardi tutti gli ex dipendenti esposti ed anche i cittadini residenti”.