LECCO – “Il nuovo”Parco Canile” si proporrà come presidio di zooantropologia aperto alla cittadinanza per attività educative, di sensibilizzazione , immerso nel verde.
Sarà gestito come un giardino e quindi valorizzato presentando dei percorsi specifici che dovranno contemplare panchine e tragitti con zone verdi interessanti ,”giardini abitati” come il birdgarden, il giardino delle farfalle, il laghetto e zona umida, il viale dei frutti antichi e dimenticati, il giardino roccioso dei rettili, l’orto degli insetti utili ecc.ecc .Dovrà inoltre essere dotato di parchetti attrezzati per fare attività di relazione col cane come la ludoteca (luogo destinato al gioco e al divertimento ), l’area mobility, il campo per la socializzazione, l’area puppy party, i percorsi cino-vita.
Il Parco canile dovrà altresì diventare “il centro di referenza territoriale” per le questioni riguardanti le derive del rapporto uomo-cane, quali: a) il recupero di soggetti problematici; b) l’osservatorio contro il maltrattamento; c) l’aiuto a persone con problemi che hanno un cane; d) la residenza per persone che hanno un cane e che devono andare in ospedale, in comunità o in luoghi detentivi; e) l’osservatorio verso i rischi di aggressività.
Inoltre il nuovo Parco canile dovrà conglobare attività assistenziali e terapeutiche ausiliate dalla presenza animale (pet therapy), relazione che si instaura tra uomo ed animale e soprattutto nelle differenze che ci sono tra questa e i rapporti interumani ,si tratta in sostanza di interventi destinati a persone che vivono difficoltà emotive o fisiche, oppure che si trovano in condizioni di disagio (ricovero ospedaliero, permanenza in una casa di riposo, detenzione etc.), senza trascurare attività a valenza pedagogico-formativa rivolte ai più giovani, ad esempio nelle scuole (zooantropologia didattica).
Insomma un progetto importante, un valore aggiunto per il ns. territorio. Ci stiamo lavorando appoggiati da associazioni , animaliste (Enpa,Lav ,Zampamica) ,volontari (determinanti per il progetto) del vecchio canile di via Rosmini, altre associazioni , diritto alla persona , disabili , malati di mente ed anziani stiamo tessendo un progetto formando una nuova figura giuridica (un associazione) che possa contemplare tutte le sinergie utili allo scopo. Un progetto dovrà essere volto in sinergia col privato in modo di non pesare sempre e solo sull’amministrazione pubblica e di conseguenza sul povero e ormai martoriato contribuente. Intanto nel vecchio canile rifugio rimarranno i dodici cani più problematici , sarà questa l’occasione fin da subito di impegnare le ns. forze per una gestione corretta usufruendo dell’enorme potenzialità , determinazione, competenza ed esperienza dei volontari del canile.
Sicuramente vi saranno i primi intoppi , un conto è gestire 80 cani (dove in toto pensava il comune , struttura cibo , spese veterinarie utenze ecc.) , un altro gestirne 12 con un buget di quaranta euro al giorno (soldi praticamente pagati dal comune ai canili convenzionati di Erba e Merate) tenendo conto , cibo, cure mediche,eventuali interventi sanitari , pulizia delle gabbie e interventi strutturali ecc. Comunque questa è un altra cosa che dipenderà molto, all’inizio ,di quanto la Ns. amministrazione creda in questo ambizioso progetto , a settembre si vedrà , in ogni caso come sempre :NOI non molleremo mai”.
Ezio Venturini
Capogruppo Consigliare Italia dei Valori