Festa per la fine del Ramadan, in cantiere una moschea moderna

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LECCO – Dopo un mese duri sacrifici è giunta l’ora di festeggiare per la comunità islamica di Lecco, che giovedì mattina si è ritrovata nella moschea di Chiuso per celebrare la fine del Ramadan: mese sacro e di proibizioni per i musulmani, che dallo scorso 10 luglio avevano iniziato il digiuno da cibo e acqua, dall’alba al tramonto.

In circa 800 si sono ritrovati in mattinata nel luogo di culto, colorando corso Bergamo con i loro abiti tradizionali.

“Abbiamo passato un mese di digiuno, sacrificio e adorazione – ha spiegato il responsabile del centro culturale Assalam Lecco, Moez Samti – L’adorazione porta a fare buone azioni e cerchiamo di mantenere questa bontà, raccomando di restare più ottimisti perché la crisi si sente e la fascia più debole è sempre lo straniero”.

Quest’anno, il secondo vissuto nella struttura di Chiuso, l’associazione ha deciso di organizzarsi al meglio per gestire la folla di fedeli che hanno raggiunto la moschea, reclutando tra il proprio personale degli operatori per facilitare l’attraversamento pedonale. Una festa che si sarebbe dovuta tenere all’aperto, con una locazione che era già stata individuata a Valmadrera, ma a causa del maltempo gli organizzatori hanno ripiegato sull’edificio di Chiuso.

Riguardo a quest’ultimo c’è in cantiere un ambizioso progetto di trasformazione dell’ex palestra in una vera e moderna moschea con uffici, una zona commerciale e di intrattenimento, aule didattiche e per la lettura, area di preghiera al piano terra per gli uomini e al piano superiore per le donne.

“Speriamo di poter avviare i lavori tra sei mesi – ha sottolineato Samti – il costo dell’opera si aggira intorno al milione e 600 mila euro, finanziati interamente dall’associazione”.