MANDELLO – Il dialogo e il confronto ravvicinato tra Mandello e le delegazioni di Romania, Polonia, Cipro, Macedonia, Lettonia e Grecia in questi giorni in riva al Lario per il progetto The truth behind a smile (La verità dietro a un sorriso) portato avanti proprio allo scopo di rafforzare il senso di appartenenza e di identità europea ha scritto oggi un’altra pagina significativa in concomitanza con le celebrazioni del 25 Aprile.
Per le autorità civili e militari del paese e per i componenti delle delegazioni di Nasaud, Lefkara, Mlawa, Kekava , Kavadarci e Alexandria l’appuntamento era in piazza Leonardo da Vinci, da dove ha preso le mosse il corteo che – preceduto dal gonfalone del Comune e aperto dal corpo musicale mandellese – ha raggiunto il cimitero del capoluogo. Oltre a un buon numero di cittadini c’erano i volontari del Soccorso degli alpini, un nutrito gruppo di penne nere e i labari delle associazioni.
Al cimitero il prevosto del “Sacro Cuore”, don Pietro Mitta, ha celebrato la messa, richiamando più volte il significato dell’odierna ricorrenza di San Marco evangelista, “che invita a riflettere sulla nostra vita cristiana”. Il sacerdote ha anche ricordato che “quello di Cristo morto e risorto è un mistero molto concreto” e auspicato “un futuro di libertà, di gioia e di pace”.
Il rito eucaristico è stato seguito dalla deposizione della corona di alloro al monumento ai caduti e dal discorso commemorativo del sindaco. Riccardo Mariani ha innanzitutto sollecitato a dare un senso alle celebrazioni dell’anniversario della Liberazione anche in un tempo qual è quello che stiamo vivendo “spesso così mediocre e deludente”. “Forse non siamo neppure degni eredi di quanti hanno combattuto e sconfitto il nazifascismo – ha detto il primo cittadino – e anche per questa ragione dobbiamo impegnarci ad agire in modo sempre coerente e a non trascurare mai il dialogo e il confronto”. “Diciamo a voce alta da quale parte stiamo – ha aggiunto – e difendiamo sempre la libertà e l’uguaglianza, assumendoci le nostre responsabilità”.
Ripetuti sono stati i richiami di Mariani alla Costituzione e ai valori che la stessa esprime e che devono emergere “anche in una stagione in cui la società pare essere diventata un talk show permanente”. Poi l’invito a organizzarsi, a tornare a studiare e a risvegliare sentimenti oggi soffocati.
Gli alunni delle scuole medie hanno quindi illustrato (in italiano e in inglese) le tappe fondamentali della Resistenza italiana e mandellese, richiamando pagine locali drammatiche quali l’uccisione nell’agosto 1944 dei partigiani Giuseppe e Giovanni Poletti e il tragico attentato alla Maiola nell’ottobre dello stesso anno costato la vita a Battista Morganti, Adamo Gaddi e Davide Gaddi.
Poi il congedo, mentre la banda di Mandello eseguiva Bella ciao.