LECCO – L’Azienda Ospedaliera di Lecco vanta una storica e apprezzata collaborazione con il mondo del volontariato. I volontari (circa un centinaio, che operano ogni giorno al Manzoni, al Mandic e all’Umberto I ) rappresentano un vero e proprio valore aggiunto, una risorsa insostituibile in termini di rapporto relazionale e di integrazione con l’attività ospedaliera.
Molti di loro, sono parte integrante del Dipartimento Interaziendale Provinciale Oncologico (DIPO); altri, in rappresentanza di decine di Associazioni che si occupano di problematiche socio-sanitarie, si riuniscono periodicamente nel Comitato Consultivo Misto, organismo costituito oltre dieci anni fa in Via dell’Eremo con l’obiettivo principale di favorire la partecipazione dei cittadini a tutte quelle decisioni aziendali inerenti la qualità dell’offerta sanitaria e dell’accoglienza, le prospettive di sviluppo e umanizzazione delle strutture ospedaliere .
Proprio sul fronte dell’accoglienza, ad esempio, una trentina di volontari di diverse associazioni, collabora con l’Amministrazione ospedaliera, sia al Manzoni che al Mandic, nel fornire ai visitatori e agli utenti dell’ospedale, una serie di informazioni di servizio e orientamento.
Nell’ultimo report del Gruppo Volontari Accoglienza di Lecco, relativo al 2014, si sottolinea che nel corso dell’anno, sono state fornite 38.600 informazioni (20.200 nel primo semestre, 18.400 nel secondo).
E’ più che motivata , allora, la promozione della Giornata del Volontariato in Ospedale: una rassegna espositiva che sarà allestita il prossimo 21 ottobre, dalle 10.00 alle 16.00, presso la hall del Manzoni per ricordare e ringraziare la dedizione e l’attaccamento dei volontari all’ospedale. Presso una serie di banchetti, le Associazioni, con i loro materiali, potranno per l’occasione comunicare ad utenti, visitatori e agli stessi operatori sanitari, il loro impegno quotidiano, a supporto dei pazienti e dei loro familiari.
Alle 17.00, nell’Aula Bianca dell’Ospedale, la presentazione del libro “Il tocco, il rimedio, la parola. La comunicazione tra medico e paziente come strumento terapeutico”. Alla presentazione, aperta a tutta la città, parteciperanno le due autrici: Roberta Milanese, psicoterapeuta, e Simona Milanese, oncologa. Saranno intervistate pubblicamente da Rosaria Marchesi, giornalista e coautrice del volume “Medical Humanities e Bioetica” (edizioni Camilliane) e Antonio Urti, Responsabile Comunicazione dell’Azienda Ospedaliera.
“Le autrici – scrive , nella recensione del libro su La Stampa , Gianna Milano – sottolineano quanto importante sia una buona comunicazione medico-paziente anche per l’efficacia della cura stessa”.
“Oggi la medicina – si legge nelle pagine del libro edito da Ponte alle Grazie – dispone di strumenti potenti per la diagnosi e cura , ma sembra proprio che quelle stesse tecniche abbiamo finito per inaridirla”.
Sono tutti buoni argomenti per un confronto a tutto tondo.