Il centro civico di via Ugo Foscolo intitolato alle sorelle Villa

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LECCO – Il centro polifunzionale di via Ugo Foscolo a Olate sarà intitolato alle Sorelle Villa: la cerimonia si terrà venerdì 21 aprile alle ore 18 alla presenza dell’amministrazione comunale.

“Il cerchio finalmente si chiude – ha commentato il sindaco Virginio Brivio – c’è voluto tempo, forse troppo, e tanto impegno, ma alla fine questa amministrazione ce l’ha fatta: oggi quegli spazi vivono, lì dentro non si respira più polvere e sentimento di abbandono, ma vita e voglia di investire nella cultura”.

Le quattro sorelle Villa, Angela, Carlotta, Caterina (detta Rina) ed Erminia, partigiane lecchesi durante l’occupazione fascista, erano come ricordato “persone semplici, ma dai profondi valori etici e civili”.

“La loro storia personale e le loro coraggiose azioni durante la Seconda Guerra  Mondiale – ha proseguito il sindaco –  le hanno rese degne di essere ricordate per sempre dalla Città di Lecco”.

Le sorelle Villa vissero al Garabuso, nel quartiere di Acquate. Nella loro casa, accolsero prigionieri stranieri in cerca di una via di fuga verso la Svizzera,  in stretta collaborazione con il Comitato antifascista lecchese, sorto dopo l’8 settembre 1943: partigiani, ebrei, ufficiali dell’organizzazione clandestina americana dell’O.S.S. (Office of Strategic Services). Nel marzo 1944 salvarono la vita a Luis Biagioni, Emanuele Carioni e Pietro Briacca, paracadutisti italo-americani che, dopo essere atterrati in Valle Imagna, raggiunsero a piedi la casa delle sorelle Villa, situata alle pendici dei Piani d’Erna e del Resegone. Il 19 maggio 1944, a seguito di delazione, le quattro donne furono arrestate.

Angela, crocerossina volontaria all’Ospedale militare di Lecco, venne trasferita al carcere milanese di San Vittore, dove rimase per ventun giorni. Fu rilasciata su richiesta dell’Ospedale stesso. Le sorelle Carlotta, Rina ed Erminia furono invece fatte salire su un treno, in stazione a Lecco e mandate a Fossoli, al campo si smistamento dei deportati destinati ai Lager tedeschi. Durante il viaggio in treno, Rina riuscì a scappare nei pressi di Verona, Erminia alla stazione di Dolo, in provincia di Venezia. Entrambe raggiunsero poi Milano dove continuarono la loro attività antifascista. Carlotta invece fu deportata nel campo di sterminio di Ravensbruck, da cui fece ritorno a Lecco il 30 agosto 1945.

“L’intitolazione risulta particolarmente coerente con le finalità e la connotazione di “centro civico”, ovvero uno spazio organizzato e attrezzato per contenere servizi collettivi che prediligono la dimensione relazionale e culturale tra le persone, uno spazio capace di facilitare convivialità, confronto e dialettica e che contribuisce e creare senso di comunità. Ricordo che il Centro Civico di via Foscolo ospita la sede della Consulta Musicale di Lecco, l’associazione Aspoc Lab. Onlus – associazione per lo sviluppo del potenziale cognitivo –  mentre la Sala polifunzionale è in uso all’associazione Teatro Invito di Lecco” ha detto Brivio..

Venerdì 21 aprile alle 18 avverrà la cerimonia ufficiale di intitolazione del Centro civico alle sorelle Villa, con testimonianze e racconti da parte di alcuni esponenti di Anpi. Ci sarà la possibilità di visitare gli spazi e a seguire un rinfresco.