MILANO – Sarà discusso e votato in Aula il 19 novembre il progetto di legge che istituisce la Festa regionale lombarda.
La ricorrenza, prevista dallo Statuto di autonomia, cadrà il 29 maggio, giorno in cui nel 1176, nella battaglia di Legnano, la Lega dei Comuni lombardi sconfisse l’esercito del Sacro Romano impero germanico. Lo ha deciso oggi la Commissione Affari istituzionali, presieduta da Stefano Carugo, votando il testo proposto dalla Lega Nord.
“La giornata sarà occasione per diffondere la conoscenza dei fatti storici presso i giovani delle scuole lombarde – come ha spiegato anche la relatrice Silvana Santisi Saita (LN) – che si è dichiarata molto soddisfatta del risultato che “istituisce finalmente anche in Lombardia una festa identitaria regionale, adempiendo a un impegno statutario”.
“Il giorno della battaglia di Legnano – ha ricordato Stefano Bruno Galli (Lista Maroni) – come è riconosciuto a livello storiografico, apre nella nostra regione l’età comunale, esperienza storica unica dal punto di vista delle istituzioni”. Giudizio rinforzato anche da Pietro Foroni (LN) che ha espresso, anche su base storiografica, la convinzione che “da Legnano nasce l’Europa moderna”.
“La battaglia di Legnano viene ricordata anche nell’inno di Mameli – ha fatto presente a sua volta Riccardo De Corato (Fratelli d’Italia) – e coincide con uno dei momenti più importanti nella storia dell’unità della Nazione”.
Per il gruppo PdL, Alessandro Sorte ha detto “Lombardia non poteva non avere una festa dall’elevato significato simbolico, che ricordasse le nostre origini. Tanto più che questa ricorrenza non peserà in alcun modo sui cittadini”.
Parere favorevole anche per Elisabetta Fatuzzo (Pensionati) che ha ricordato che questo passaggio di attuazione dello Statuto sarà senza alcun onere per la finanza pubblica.
Eugenio Casalino ha espresso il voto favorevole del Gruppo M5S, poiché “ si tratta di un evento storico fortemente identitario, più di qualunque altro, una cui eventuale strumentalizzazione in chiave politica non deve preoccupare”.
Non hanno partecipato al voto i Gruppi Pd e Patto Civico. “ Tema non prioritario – ha detto Fabio Pizzul per il Pd – Avremmo preferito che in Aula si discutessero prima i contratti di solidarietà”. Di analogo parere Roberto Bruni (Patto Civico con Ambrosoli) che ha anche suggerito che la scelta di una data come quella dell’inizio delle 5 Giornate di Milano, o della prima seduta del Consiglio regionale nel 1970, avrebbe avuto un significato meno legato ad una connotazione politica.
La ricorrenza, qualora cada in un giorno feriale, non costituirà giorno di vacanza.