ANNONE- Sabuni ha tre anni, ha perso entrambi i genitori a causa dell’Aids e lui stesso è sieropositivo. E’ uno dei bambini orfani di Hedaru in Tanzania, curati dai volontari dell’associazione “La Carovana del Sorriso onlus” di Lecco.
Il suo volto gioioso è uno dei simboli della serata, organizzata dalla stessa associazione sabato 27 giugno, per festeggiare i 5 anni di attività. Oltre 300 persone di ogni età e provenienza e con alle spalle le storie più diverse si sono riunite nel parco di Villa Cabella ad Annone di Brianza (LC), hanno cenato sotto le stelle in una bella serata di inizio estate, hanno cantato e alcuni anche ballato fino oltre la mezzanotte.
In 5 anni, “La Carovana del Sorriso” ha realizzato molte attività: i pellegrinaggi, soprattutto a Medjogorje (ma anche a Roma, a Lourdes, a Collevalenza, nei luoghi di padre Pio, al Sacro Monte di Varallo e, ultima novità, a Cracovia e Czestochova la prossima settimana); le adozioni con il “Progetto Cactus”; le missioni per portare cure mediche e odontoiatriche e per assistere e accogliere i bambini in Bosnia Herzegovina, Romania, Repubblica Serbia di Bosnia e Tanzania.
Proprio nel Paese africano, la Carovana del Sorriso sta realizzando ora un nuovo, importante progetto: la Casa degli Angeli di Mabilloni, nella regione del Kilimanjaro, una struttura in grado di accogliere e ospitare Sabuni e altri 11 bambini del villaggio di Hedaru. Di questa e delle altre attività dell’associazione ha parlato il presidente Beppe Mambretti nel suo breve discorso durante la serata di sabato.
Nelle sue parole, la gratitudine e la felicità per quanto è già stato realizzato, ma soprattutto uno sguardo tutto rivolto al futuro, al progetto della Casa degli Angeli, il più importante in questo momento, ma anche a molte altre cose. Mambretti si è detto “commosso per la presenza di tante persone e per l’amicizia dimostrata da molti in 5 anni di grande impegno e di molte sorprese e avvenimenti inaspettati”.
Alla base di tutto “la verità e l’amicizia”. “Non siamo dei santi – ha spiegato Mambretti – Litighiamo ogni giorno; abbiamo il dovere di dirci la verità perché senza verità non c’è amicizia. Quindi sappiamo ‘scontrarci’ ma sappiamo innanzitutto volerci bene”.
Un accenno anche all’attualità e alle polemiche nate nelle ultime settimane attorno a Medjugorje: “Noi vogliamo bene al Papa, ai vescovi e ai sacerdoti della Chiesa e rispettiamo le loro decisioni. Quello che non si può negare è che sia un luogo di fede, conversione e preghiera. Tante persone sono tornate cambiate”.
Nell’ultima parte della serata, prima dell’estrazione finale della lotteria, la premiazione e i riconoscimenti per le tante persone e i volontari che si sono impegnate in questi 5 anni, accompagnate dalle parole del sindaco di Annone di Brianza Patrizio Sidoti (“sono orgoglioso della vostra presenza qui”) e del sindaco di Lecco Virginio Brivio (“quello che fate è un grande valore per la comunità in cui siete inseriti”).
Pinuccia, Lella, Lucia, Albina, Enrica :sono alcuni dei nomi dei volontari che sono stati premiati. C’è chi tiene la contabilità “per non farci finire in galera”, chi cucina “facendo ingrassare tutti”, chi prepara i banchetti e gli allestimenti.
Persone tra le più diverse che fanno cose molto diverse. Sono loro il simbolo migliore e la vera anima di una associazione in cui, si è lasciato scappare Mambretti, “siamo tutti un po’ matti”.
Cosa unisca persone, storie, attività e impegni così diversi è un mistero, forse un miracolo, ancora da spiegare e capire. Certo è che l’energia e la voglia di fare e di andare avanti non mancano. Le prossime missioni in Africa, Romania e Bosnia sono pronte a partire nelle prossime settimane. “Si guarda al futuro con speranza”.

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