PREMANA – Una magia che si ripete ogni due anni, un intero paese fa un salto nel passato e guida i propri ospiti alla scoperta di ciò che era la vita nella prima metà del secolo scorso, in un’ atmosfera contadina, tra costumi tradizionali e mestieri artigiani.
Premana rivive l’Antico tocca la sua nona edizione e rinnova il suo successo, con oltre 3 mila visitatori solo nella prima giornata, quella di sabato, che ha aperto una delle feste principali, sicuramente la più suggestiva, della Valsassina.
“Quest’anno siamo partiti benissimo, il numero di visitatori è superiore a quelli del sabato della scorsa edizione quando il maltempo aveva in parte rovinato la giornata, costringendoci a chiudere la parte bassa del percorso – spiega il presidente della Pro Loco, Daniele Tenderini – Quello che colpisce i visitatori è lo spirito della manifestazione, capace di amalgamare tutti gli abitanti che partecipano con piacere, sono contenti e lo si vede. Il sabato mattina poi, prima che tutto abbia inizio, si respira tanta emozione”.
L’evento coinvolge infatti gran parte del paese e i suoi abitanti, con circa 500 figuranti, tra adulti anziani e bambini e decine di volontari arruolati tra premanesi e associazioni del territorio per addobbare e far rivivere un percorso di circa 2,5 chilometri che dalla parte bassa del paese, dalle campagne, sale verso il centro storico.
Si parte quindi dai lavori contadini, tra animali da pascolo, pescatori e boscaioli, ma anche minatori e carbonai, per poi risalire punti ristoro dove poter gustare del buon formaggio locale, tra panini e affettati e un buon bicchiere di rosso.
“Nella zona bassa è stato allestito un sentiero differente rispetto alle scorse edizioni per superare le difficoltà di passaggio – prosegue il presidente della Pro Loco – un’altra novità, l’ingresso del paese è stato addobbato come in occasione della processione del Corpus Domini, con drappi rossi e immagini sacre”.
L’itinerario si snoda poi tra i vicoli di Premana, per scoprire i mestieri artigiani, fabbri e falegnami, officine e telai, i laboratori per la produzione di forbici che hanno fatto la fortuna del paese, la scuola e poi l’animata osteria. E’ inoltre visitabile la mostra di “Arredi Sacri di un tempo” allestita presso la Chiesa dell’Immacolata aperta al pubblico negli stessi orari di apertura della manifestazione.
“Ce ne sono tante di manifestazioni analoghe ma quella di Premana, ci dicono – racconta Tederini – ha un carattere particolare perché tutti collaborano all’evento e sono ben felici di farlo. Questo perché siamo molto affezionati alle nostre radici”.
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