ESINO LARIO – “Partirono da molto lontano, attraversarono pianure, deserti desolati, impervie montagne… Ed eccoli, ormai sul calar della sera, i tre Re giungere in Esino, per portare tanti doni ai bambini (e non solo) e tanta felicità a tutto il paese”.
E’ stata una notte magica, quella trascorsa, per Esino Lario e i suoi abitanti. E’ stata la notte del presepe vivente, della sfilata dei Tre Re e del castello di Re Erode.
Ma è stata anche la notte in cui il paese – giustamente fiero delle proprie tradizioni – ha aperto le sue vecchie corti, le porte delle case, delle cascine e delle antiche stalle per dar modo ai visitatori non soltanto di aggirarsi tra le suggestive contrade e le strette vie del centro storico ma altresì di assaporare i gustosi piatti di una volta. Insomma una notte nel segno di tutte le tradizioni tipiche dell’Epifania e del “Come eravamo…”.
Anche la pioggia, caduta incessantemente per l’intera giornata di sabato, ha concesso una tregua in serata, favorendo la partecipazione di grandi e piccoli al festoso corteo che ha visto i Magi – partiti dall’albergo “La lucciola” – percorrere a cavallo dapprima le vie di Esino Superiore e quindi raggiungere Esino Inferiore.
Numerose le soste lungo il tragitto per consentire ai tre Re di consegnare un gran numero di doni, per la gioia dei bambini e di non pochi adulti, con tutti i destinatari dei pacchi chiamati dai Magi per nome e cognome e invitati ad avvicinarsi a loro uno ad uno. Ad accompagnare il corteo, aperto dalla stella cometa, il corpo musicale “San Vittore” di Esino.
Inevitabile la sosta al castello di Re Erode, prima dell’omaggio finale al Bambino Gesù presso il presepe vivente, dove alcune frasi riportate su grandi cartelloni collocati all’uscita invitavano i visitatori a un momento di riflessione.
Ben più di 100 le persone coinvolte nell’apprezzato evento tra figuranti, comparse e organizzatori. Il ricavato della manifestazione sarà devoluto alla scuola dell’infanzia, dove è tra l’altro fissato per le ore 11.30 di lunedì 6 gennaio l’appuntamento con l’“Aperitivo della Befana”, per il congedo dalle festività e l’arrivederci all’Epifania del 2015.