CALOLZIOCORTE – La chiesa arcibresbiterale gremita di fedeli, alla presenza di tutte le autorità del territorio, con la Messa solenne l’Arcivescovo di Milano, Mario Delpini, ha concluso la sua visita, protrattasi per tutta la giornata di sabato 17 marzo fra le parrocchie della Valle San Martino.
Un programma densissimo che ha condotto l’Arcivescovo nelle varie realtà parrocchiali del calolziese; per incontrare i padri somaschi, la suore orsoline, le comunità di Rossino, Carenno, Sopracornola, Sala, San Gregorio, e poi Cisano, Villasola, Torre de Busi, infine gli anziani della casa di riposo Madonna della Fiducia. La giornata si è conclusa a Calolzio, con la Messa concelebrata con il Vescovo di Bergamo Mons. Francesco Beschi e i sacerdoti del circondario.
L’accento, nel discorso del Vescovo Beschi, sulla particolare ricchezza del rito ambrosiano, che la diocesi di Milano e parte di quella bergamasca condividono; “si tratta di un rito antico che il Concilio ha voluto mantenere, solo poche le diocesi sperimentare la presenza di entrambi i riti” ha detto.
L’omelia dell’Arcivescovo Delpini ha trovato il suo focus, invece, attorno al tema della rassegnazione, “il nostro mondo è immerso in un ‘ormai non c’è più nulla da fare’. Gesù è in mezzo a questo ‘ormai’, e lo mette in discussione, sconfiggendo la disperazione e la rassegnazione. Vuole percorrere la strada di tutti gli uomini, quindi anche la morte” ha spiegato, commentando il Vangelo riportante la vicenda di Lazzaro.
Presenti i primi cittadini dei comuni della Valle, gli Alpini, la Pro Loco e l’associazione Carabinieri in congedo, ad accogliere l’Arcivescovo la banda Gaetano Donizetti.