LECCO – Sboccia un Fiore in via Belfiore: è quello del nuovo locale, ristorante e pizzeria, restituito ai cittadini di Lecco dopo la confisca alla criminalità organizzata. L’ex pizzeria Wall Street cambia nome e diventa Fiore. Un ambizioso progetto portato avanti tra gli altri da Coordinamento antimafia Libera, Comune di Lecco, Arci, Auser e pronto finalmente a partire, dopo 25 anni di attesa, sotto la gestione della Cooperativa la Fabbrica di Olinda.
Il locale sarà ufficialmente aperto al pubblico a partire dal 1° aprile ma oggi, martedì 21 marzo, in occasione della XXII Giornata della Memoria dell’Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie, è stato presentato in anteprima ai cittadini e agli studenti.
L’edificio conserva la vecchia struttura: “Non abbiamo voluto stravolgere il locale – hanno spiegato Paolo Cereda di Libera e Thomas Emmenegger, della Fabbrica di Olinda – quanto rinnovarlo nello spirito: questo non sarà solo un ristorante e un luogo dove mangiare bene, ma un posto di inclusione sociale e promotore della cultura della legalità”.
Il locale si presenta ancora ‘vuoto’ ma i mobili come spiegato sono in già pronti e in arrivo: “Stiamo aspettando che gli elettricisti finiscano gli ultimi collegamenti e montino le lampade dopo di che potremo arredare tutto. Il 31 marzo ci sarà l’inaugurazione ufficiale con le autorità e il 1° aprile siamo pronti a partire”. Nell’attesa il forno è già stato acceso e il primo impasto per le pizze, ottenuto col lievito madre, già testato.
La ristrutturazione dell’ex Wall Street ha toccato anche il bunker nel quale, nell’agosto del 1992, Franco Coco Trovato fu trovato e arrestato. L’utilizzo di questo spazio non è però ancora stato deciso: “Una cosa è certa – ha detto Paolo Cereda – non sarà un luogo ‘alla memoria’ o una sorta di mausoleo. Pensiamo di farci un ufficio, ma vedremo”. Nel seminterrato accanto al bunker, dove il clan si riuniva, è stato invece ricavato uno spazio adibito alle celle frigorifere e agli spogliatoi per il personale.
Alla pre-view erano presenti anche l’assessore ai Servizi Sociali del Comune di Lecco Riccardo Mariani, il presidente Arci Davide Ronzoni e quello di Auser Filo D’Argento Giorgio Mazzoleni: “Oggi realizziamo un sogno, che coincide con la fine di una strada lunga e impegnativa e con l’inizio di un nuovo percorso di accoglienza, socialità e legalità. Spero che tutti i lecchesi e non solo possano usufruire di questo spazio innovativo, restituito alla città dopo troppi anni di abbandono”.
“Fiore vuole ricordare la storia di uno spazio che fu sede di attività mafiose e al contempo impegnarsi attivamente perché quella storia non si ripeta – ha aggiunto Ronzoni – al buio degli anni di Coco Trovato e del suo clan contrapponiamo un locale luminoso di cultura e iniziative. Per questo motivo chiediamo a tutti i visitatori di portarci un libro caro da donare alla pizzeria. I libri saranno esposti su alcune lampade sospese e sulle pareti, a disposizione di tutti i clienti e i frequentatori del ristorante. A testimonianza che questo edificio non è fatto solo di pietra e marmo ma di carta, idee e passioni”.
Presenti anche gli studenti delle scuole superiori lecchesi che oltre a visitare i locali della pizzeria Fiore nella giornata di oggi leggeranno i nomi delle vittime di mafie. Ad accompagnare il momento la musica degli alunni della scuola musicale di Stoppani e Bertacchi.
“Fiore è un posto per tutti i lecchesi e il mio augurio è che tutti possano venire qui non solo per mangiare bene ma anche e soprattutto per sentirsi in un luogo stimolante e accogliente. Vi aspettiamo dal 1° di aprile!” ha concluso Emmenegger.