L’incontro tra Aldo Anghileri e il Ragno Della Bordella dopo la Jori Bardill

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LECCO – Un incontro speciale quello di ieri, martedì, nella sede di Avantgarde in via Rivolta a Lecco, dove Aldo Anghileri ha incontrato il Ragno Matteo della Bordella di ritorno dal Monte Bianco dove ha ripetuto, insieme ai compagni Luca Schiera e Matteo De Zaiacomo, la via Jori Bardill sul Pilone Centrale. Via da dove hanno recuperato una parte del materiale di Marco “Butch” Anghileri, rimasta in parete dopo il tragico incidente del marzo del 2014, quando ormai il fortissimo alpinista lecchese aveva terminato la grande impresa: la prima solitaria in invernale della Jori Bardill (VEDI ARTICOLO).

 

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Una lunga chiacchierata tra Aldo e Matteo, con quest’ultimo che ha raccontato nel dettaglio la salita e quanto ha trovato e potuto vedere insieme ai compagni Schiera e De Zaiacomo nel punto in cui è avvenuto l’incidente, salita e particolari documentati anche con diversi scatti fotografici.

“Da quello che abbiamo trovato e visto – ha raccontato Della Bordella – Marco aveva quasi terminato la via e superato la parte più difficile. Si pensa fosse a circa 20 metri dal punto in cui la Jori Bardill si ricongiunge con la via Classica unendosi negli ultimi due facili tiri”.

 

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Un’impresa da brividi quella che Butch aveva ormai completato, come conferma lo stesso Della Bordella: “Quando stavamo procedendo lungo la via, mi sono immaginato cosa volesse dire stare lì, da solo, in inverno: una cosa impressionante. E’ difficile il solo pensare ad un’impresa del genere. Marco ha dimostrato non sono di avere preparazione e doti tecniche eccelse, ma anche una testa e una mentalità fuori dal comune”.