MANDELLO – Continua la polemica sulla riduzione dell’orario di apertura degli uffici comunali a Mandello, chiusi il giovedì così come deciso recentemente dal Comune.
Ora è Maria Lidia Invernizzi di “Mandello del Lario al Centro” ad alzare la voce contro l’amministrazione Fasoli. “Questa modifica degli orari è stata fatta, ovviamente, scrive il sindaco, per facilitare i mandellesi che, fra un po’, per accedere agli uffici comunali dovranno chiedere un appuntamento al responsabile dell’ufficio dove dovrebbero recarsi o un permesso al luogo di lavoro. Ma che sarà mai!”
“Ricordiamo ai nostri Amministratori che i dipendenti sono lì perché c’è un paese di oltre 10.000 abitanti da ”accudire”, non solo producendo nei tempi previsti, sempre fatto del resto da parte delle persone che vi lavorano, ma essendo anche a disposizione per pratiche, esigenze varie personali e delle aziende, degli uffici professionali – prosegue l’esponente dell’opposizione – E’ un periodo di difficoltà per tutti, quindi è il momento di agevolare le persone, non di mettere nuovi paletti”.
“L’Amministrazione comunale, cioè tutti gli undici consiglieri eletti, che saranno stati interpellati, spero, hanno ritenuto che, ai mandellesi, quattro giorni di accesso agli Uffici, per tre ore al mattino, più due ore e mezza un pomeriggio siano più che sufficienti, perché i dipendenti devono poter lavorare. I dipendenti hanno sempre lavorato e lo fanno tuttora, sempre che non debbano rincorrere o essere rincorsi, a tutte le ore, da assessori, consiglieri e facenti funzione, che si rivolgono a loro per chiarire i loro dubbi esistenziali sul nulla che stanno facendo da due anni e mezzo”.
“Il sindaco scrive che “la nuova articolazione oraria viene disposta con carattere sperimentale”, vedremo – conclude – Resta il fatto che il giovedì é un giorno feriale, lavorativo e il Comune è, semplicemente, un ufficio pubblico. Basta la parola, o almeno, dovrebbe bastare!”
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