Mandello. Il Panificio Gatti al traguardo dei 55 anni di attività

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MANDELLO – Cinquantacinque anni di pane quotidiano, cinquantacinque anni di attività svolta sempre con professionalità ed entusiasmo e facendo tesoro dell’esperienza maturata appunto in oltre mezzo secolo di lavoro.

A Mandello il panificio Gatti taglia un traguardo significativo. Era infatti l’estate del 1962 quando in via Oliveti iniziava l’avventura di un esercizio commerciale che anno dopo anno ha richiamato una clientela sempre più affezionata, arrivando a fare breccia nel cuore di molti mandellesi.

A muovere i primi passi erano stati i fratelli Irene e Giorgio Gatti, lei in quegli anni dipendente del Consorzio Agrario e lui ancora senza un’occupazione.

Piera Stucchi, la loro madre, aveva rilevato con il marito Giuseppe la licenza ceduta dal titolare di una panetteria a Palanzo e da quel momento aveva preso avvio il cammino del nuovo negozio di alimentari costruito come detto in via Oliveti.

Un’avventura vera e propria, va detto, considerato che Giorgio (addetto al forno, dunque alla preparazione e alla cottura del pane) era del tutto digiuno di questa professione.

“A dargli una mano e a dispensargli preziosi consigli – ricorda la sorella Irene – aveva pensato il fornaio di Somana. Noi abitavamo alla “prima luce” e, insieme, io e mio fratello raggiungevamo con il “Galletto” il negozio all’una e mezzo di ogni notte. Prima c’era il forno a cui badare, poi alle 6 io aprivo il negozio e vi restavo per l’intera giornata”.

Già nel ’63 l’esercizio mandellese fu premiato per “il miglior pane della provincia di Como”.

Nel corso degli anni non pochi familiari si sono avvicendati nella conduzione del panificio. Dapprima la moglie di Giorgio, Rina Ambrosioni, con la figlia Bruna, poi – dopo le nozze datate 1965 – il marito di Irene, Enrico Mambretti, e in seguito i loro figli Mauro, Corrado e Graziella, oltre a Giuseppino, figlio di Giorgio, addetto alla distribuzione dei sacchetti del pane.

Da alcuni anni il forno è chiuso, ma la cottura del pane è rimasta per così dire… in famiglia visto che ora a rifornire i fratelli Gatti è il forno del nipote, Michele Mambretti.

A non essere invece cambiato, dal ’62 ad oggi, è il rapporto di amicizia con la clientela. “Ci vuole bene e ci sostiene – sottolinea sempre Irene Gatti – e nelle circostanze più significative ci dimostra il suo affetto”.

Il suo “grazie” più importante è però per il Signore. “Lui ci ha dato il dono della salute e quello della serenità – dice – indispensabili per fare questo lavoro per 55 anni e questo nessuno di noi lo dimentica né mai lo dimenticherà”.

E’ allora bello, in conclusione, riportare la poesia con la quale nel gennaio 1981 mamma Piera “raccontava” con semplicità e tuttavia con grande efficacia “La bottega dell’Irene”: “Sta lì a lato in via Oliveti. Pane vi serve? Uova o formaggio? Latte o prosciutto? Qui c’è di tutto! Anche la scopa, la lacca o il sapone. Biondo e fragrante vien su col carrello, il pane da sotto preparato dal Giorgio, che è suo fratello. Filoni, rosette, banane, boffette e ben lavorato che invita il palato. Son le nove, son le dieci, il buon pane vola via; e farina da polenta, i biscotti pel bambino e per l’uomo il salamino. “M’occorre il burro fresco, il formaggio senza crosta, il prosciutto senza grasso”. E buongiono, buonasera, con sincera cortesia”.

Mamma Piera continuava: “Pesare, tagliare, affettare. Qualcuno ha fretta e deve aspettare. E’ la quotidiana sinfonia di questa panetteria. La Rina e l’Irene stan dietro il banco sorridenti, vestite di bianco. Invitano e pesano, preparano sacchetti, mentre l’Enrico va per le strade a servire il cliente che non vuol camminare”.

Ora il traguardo dei 55 anni di attività. Come dire che a Mandello la storia del pane passa anche dal lungo cammino dell’esercizio commerciale dei fratelli Gatti.

DI SEGUITO, UNA SERIE DI IMMAGINI CHE DOCUMENTANO SIGNIFICATIVI MOMENTI DEI 55 ANNI DI ATTIVITA’ DEL PANIFICIO GATTI DI MANDELLO