MANDELLO – Un altro tassello del percorso didattico-turistico “A piedi lungo la roggia”, studiato dall’Archivio Comunale Memoria Locale a partire dal 2005 e di cui sono stati progettati, realizzati e posizionati dall’associazione negli anni diversi cartelli, sta per essere aggiunto; è stato infatti depositato presso gli uffici comunali il progetto di sistemazione del giardino, situato tra Via Dante e Via C. Battisti che prevede l’istallazione di una ruota idraulica funzionante con l’acqua della roggia Valmeria.
Ne dà notizia il Comune di Mandello, attraverso il sindaco Riccardo Fasoli. L’opera sarà realizzata grazie al co-finanziamento del Consorzio BIM del Lago di Como, Brembo e Serio, del Comune di Mandello del Lario e dell’Archivio Comunale che ha raccolto in questi anni fondi, grazie alla sensibilità di alcuni cittadini, di turisti oltre che di un bando della Fondazione Provincia di Lecco Onlus.
“Un sogno dei volontari dell’ACML che, dopo molti anni, si avvera anche grazie alla partecipazione del Comune di Mandello del Lario al bando per i contributi in conto capitale che ogni anno viene predisposto dal Consorzio Bim. Tale bando premia particolarmente i lavori di recupero dei corsi d’acqua e delle rogge. L’assidua partecipazione del delegato comunale Lino Gaddi alle assemblee (condizione necessaria per accedere ai contributi) e l’attenta analisi del bando ci hanno permesso di ottenere il finanziamento di buona parte dell’opera” spiega il primo cittadino.
Il progetto, curato dall’Arch. Silvia Invernizzi e da alcuni volontari dell’associazione, ha come finalità la valorizzazione storico-culturale del nostro territorio per sviluppare nuove forme di economia, trasmettere le conoscenze alle giovani generazioni e coinvolgerle in un nuovo sviluppo.
“La roggia Valmeria è un canale artificiale che da secoli attraversa il paese, simbolo per eccellenza delle attività lavorative e commerciali di Mandello – così ricordano i ricercatori dell’ACML – Ha origine nella forra del torrente Meria, percorre tutto l’abitato e raggiunge il lago. La prima datazione certa è del 1354 e fino alla prima metà del ’900 la roggia era una presenza di vitale importanza per la comunità, perché garantiva l’indispensabile produzione di energia idraulico-meccanica alle varie attività sviluppatesi lungo il suo corso nei secoli (torchi da olio, mulini da grano, magli, follatoi di lana, concerie, segherie, filatoi e torcitoi da seta)”.
A piedi lungo la roggia” è rivolto ad un target attento, sia italiano che straniero, ma anche alle scolaresche; in un percorso di breve durata, in un coinvolgente museo all’aperto potranno infatti scoprire aspetti interessanti e sconosciuti che spaziano dall’archeologia industriale, alle tecniche antiche di trasformazione dei prodotti alimentari, alla realizzazione di manufatti artigianali, all’etnografia e altri elementi interessanti anche dal punto di vista geologico-botanico-naturalistico, scorci sorprendenti sul gruppo delle Grigne e sul paesaggio del lago (alla foce della fiumicella). Negli anni l’accurata ricerca storico-archivistica svolta dall’Archivio Comunale Memoria Locale e la raccolta di testimonianze hanno permesso di ricostruire il percorso del canale e la posizione di chiuse e ruote idrauliche.
Il progetto, che andrà a bando nel mese di marzo prevede, oltre all’installazione della ruota, la messa in sicurezza dell’area, un cartello illustrativo, il posizionamento di panchine, di specie arboree e di un prato fiorito. Un grazie particolare alla protezione civile che ha ripulito l’area che sarà oggetto della riqualificazione.