Mandello, un’altra “creazione” di Ezio Molteni: la chiesa di San Giuseppe

Tempo di lettura: 3 minuti

Ezio Molteni e la sua creazione

MANDELLO – Ha legato il suo nome al mondo dell’alpinismo e la montagna l’ha da sempre nel cuore tanto da dedicarle tuttora, tempo permettendo, qualche ora di ogni sua giornata. Negli anni scorsi Ezio Molteni, classe 1945, mandellese, aveva però scoperto quella che poi si è trasformata in un’altra sua grande passione: realizzare modelli, in tutto e per tutto simili all’“originale”, di alcuni tra i più noti e visitati edifici e monumenti proprio della terra mandellese.

Così nel 2012 aveva creato la riproduzione in scala 1:30 della chiesa di San Lorenzo. Un vero e proprio gioiellino, che i mandellesi avevano ammirato per la prima volta in occasione della festa patronale del 10 agosto in un locale attiguo all’arcipretale.

Quell’opera d’arte, perché tale deve essere considerata, aveva richiesto a Molteni un anno e mezzo di lavoro.

Nel 2013 il mandellese aveva presentato un’altra sua “creazione” altrettanto pregevole e ugualmente apprezzata da coloro i quali hanno avuto modo di ammirarla, ossia la torre di Maggiana del Barbarossa, ora custodita nella frazione mandellese ed esposta con successo l’estate scorsa al “Torchio” di Somana, dove tra l’altro in occasione dell’ultimo Natale è stata allestita – a cura del Gruppo Bornico – una mostra di presepi comprendente anche una Natività realizzata sempre da Molteni.

Riproduzione chiesa S.Giuseppe 5

L’ultima novità è però di questi giorni e a partire già dal prossimo fine settimana sarà sotto gli occhi di tutti all’interno dell’arcipretale di San Lorenzo, dove sarà esposta la riproduzione – sempre in scala 1:30 – della chiesa mandellese di San Giuseppe, realizzata anche in questo caso interamente a mano (in un anno e più di lavoro) e curata in ogni più piccolo dettaglio.

Per le pareti della chiesa e del campanile che la affianca, così come per il tetto dell’edificio, sono stati utilizzati sassi raccolti e poi lavorati da Ezio Molteni e assemblati uno accanto all’altro – al pari dei piccoli mattoni che compongono le restanti parti della struttura – con abilità e pazienza certosina.

Bellissimo è anche il dettaglio della parte terminale del campanile, dominato dalla croce posta sulla sommità e, naturalmente, dalle campane.

A Mandello la chiesa di San Giuseppe è posta a ridosso del lago, in località Soriva e poco distante dagli stabilimenti della “Gilardoni Raggi X”. Voluta da don Giuseppe Castelli, che fu arciprete a “San Lorenzo” dal 1952 al 1974, venne progettata dall’architetto Ezio Fasoli. Fu costruita dall’impresa Attilio e Luigi Colombo di Mandello a partire dal luglio 1965 e inaugurata il 1° maggio 1967.