Multa pagata 1 anno fa, ora le chiedono di ripagarla: un altro caso

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ingiunzione_pagamento_multa (1)LECCO – A tre giorni dalla pubblicazione della storia con protagonista un lecchese che si è visto recapitare, a distanza di un anno dal pagamento di una multa, il preavviso di ingiunzione al pagamento della medesima ammenda speditogli dall’agenzia di riscossione incaricata alla riscossione, ecco spuntare un secondo caso.

Questa volta, protagonista in negativo di quello che tutti si augurano possa solo essere un grossolano errore non voluto, è la signora N. M. C. commessa in un noto negozio del centro città e anch’essa più volte vittima del “caso di via Balicco” ma, diversamente da altri automobilisti che hanno deciso di fare ricorso, la signora ha optato per pagare le sei ammende che le sono state elevate il 6, 7, 11 e 13 settembre 2013, l’8 ottobre e il 18 novembre dello stesso anno per un totale di 474 euro. Quattro delle sei le ha pagate usufruendo dello sconto del 30% introdotto dal “Decreto del fare” per chiunque avesse pagato entro cinque giorni dalla contestazione o dalla notifica (vedi articolo) sborsando quindi 71 euro a multa e le altre due le ha pagate normalmente sborsando 95 euro cada una. Ieri, ecco la notifica con la richiesta di pagamento dell’ammenda del 13 settembre nonostante il regolare pagamento avvenuto circa un anno fa. Tempo massimo per regolarizzare il tutto 20 giorni.

“Potremmo aprire un ampio capitolo sulla vicenda di via Balicco, per la quale è stato detto di tutto e di più e sulla quale preferisco non soffermarmi anche perchè, a suo tempo, avevo deciso di pagare per non avere ulteriori problemi, tuttavia vedo con rammarico misto a rabbia che neppure il cittadino ligio ha garanzia di poter dormire sonni tranquilli – spiega l’arrabbiatissima signora – siamo veramente al teatro dell’assurdo e spero tanto che di errore si tratti, anche se mi vien più facile credere che, non essendo l’unica ad aver ricevuto questa richiesta, sia un’azione studiata per cercare di scucire altri soldi dalle tasche di cittadini onesti. E’ una situazione inammissibile che è bene rimettere all’opinione pubblica auspicando ovviamente che chi di dovere intervenga al più presto per porre fine a questa vergognosa storia”.

Dichiarazioni forti e comprensibili vista la posizione della signora che, come molti lecchesi, si è trovata a dover sborsare un ingente somma di denaro e ora si ritrova a dover correre per riparare ad un errore altrui onde evitare ulteriori guai.

“Per evitare lungaggini e strascichi ho preferito pagare le sei multe e mettere la parola fine anche se avrei potuto gestire la cosa diversamente come hanno fatto molti altri lecchesi a loro volta vittime di chi ha gestito, a mio avviso in modo dilettantistico per non dire altro, la questione di via Balicco, e ora mi ritrovo punto e a capo. Non solo, ma mio marito è andato, documenti alla mano, al Comando di Polizia Locale di Lecco dove si è sentito rispondere che l’ingiunzione faceva riferimento ad un ritardo nel pagamento quando in realtà nella lettera che ci è stata recapitata non si fa alcun riferimento a ritardi, bensì ad un mancato pagamento. Nei prossimi giorni ci presenteremo all’agenzia di riscossione per cercare di sistemare le cose perdendo ulteriore tempo prezioso… come sempre alla fine a pagare gli errori, voluti o non voluti, altrui, sono sempre e solo i cittadini”.

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