Oggiono: gli orti dividono e per la Cgil c’è discriminazione

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LECCO – Una posizione netta e chiara quella assunta dalla Cgil Lecco che bolla il regolamento approvato dal consiglio comunale di Oggiono sull’assegnazione degli orti comunali “discriminatorio” nei confronti di coloro che non sono cittadini italiani.

“Il Comune di Oggiono ha adottato con delibera di Consiglio comunale n. 37 del 25 lulgio scorso il Regolamento per la concessione temporanea di terreni comunali da adibire ad orto – spiegano da Cgil Lecco – L’art. 3 del Regolamento, nell’elenco dei requisiti per ottenere l’assegnazione degli orti, prevede alla lettera a.: il possesso della cittadinanza italiana. Con tale disposizione si impedisce l’accesso ad un bene comunale, a quella popolazione che, pure se regolarmente residente nel Comune, è in possesso di cittadinanza diversa da quella italiana. La norma in questione ha carattere discriminatorio in quanto non rispetta il principio costituzionale di uguaglianza, e il divieto di discriminazione. E’ inaccettabile che persone che vivono regolarmente in Italia, pagano i contributi e le tasse anche al Comune dove risiedono, subiscano una disparità di trattamento soltanto a causa della loro condizione di stranieri”.

Per questo Cgil Lecco ha scritto al sindaco Paolo Roberto Ferrari per chiedere la modifica del Regolamento nel senso di rimuovere il requisito della cittadinanza italiana, e consentire anche agli stranieri residenti ad Oggiono di accedere al bando per la concessione dell’orto.

“In caso di risposta negativa – concludo dalla Cgil – ci riserviamo di chiedere l’intervento dell’Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali (UNAR) presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri e ogni altra azione utile allo scopo”.