PGT da cambiare. Il PD: “Collaboriamo”. Il “No” dell’opposizione

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Il voto contrario in aula dell'opposizione sul documento presentato dalla maggioranza
Il voto contrario in aula dell’opposizione sul documento presentato dalla maggioranza

LECCO – Si rimetterà mano al Piano di Governo del Territorio: l’amministrazione comunale di Lecco, lunedì sera in Consiglio Comunale, ha presentato un provvedimento di variante al PGT, approvato nel 2014, in ‘zona Cesarini’ come si direbbe in gergo calcistico, rispetto ai termini previsti per legge, un piano che oggi la maggioranza di centrosinistra punta a rivedere per orientare nuovamente lo sviluppo urbanistico del capoluogo.

“Il Pgt è un elemento dinamico, uno strumento che può essere utilizzato per migliorare la competitività del territorio” ha spiegato il consigliere del PD, Elena Villa, presidente della Commissione V che sarà sede della discussione nel merito, illustrando la delibera consigliare che vuole revisionare i 16 ambiti di trasformazione e i 14 piani attuativi contenuti nel documento e degli ordini del giorno rimasti in sospeso dopo l’adozione (leggi qui).

La maggioranza chiede una discussione “aperta e trasparente”, “serve un’azione trasversale e l’interesse di tutte le parti politiche – ha sottolineato Villa – perché è un tema d’importanza strategica per l’intera città”.

Parole che non hanno fatto breccia nell’opposizione che fin dall’adozione del piano attendeva di poter giungere ad una discussione ferma al 2014. “Si sono persi tre anni con questa amministrazione e un anno con la precedente – ha ricordato Cinzia Bettega, capogruppo della Lega Nord – Possiamo solo prendere atto dell’importanza degli argomenti e del ritardo, non possiamo essere corresponsabili di questo stallo e di questa ennesima prova di incapacità”.

Per Massimo Riva dei Cinque Stelle, la revisione del Pgt è la prova di “un fallimento tecnico e politico” dell’amministrazione comunale, “si è prodotto un documento avulso rispetto alla situazione urbanista della città”, “che non ha saputo captare dinamiche e necessità” del capoluogo.

Perplessità anche a sinistra, “non mi scandalizzo se scelte del passato oggi non vanno più bene – ha detto il consigliere Alberto Anghileri – va bene discutere, ma di cosa? Vogliamo più chiarezza, se sono scelte o volontà di cambiare alcune cose allora discutiamo nel merito”.

Innegabile, anche da parte della maggioranza, che il percorso riguardante il Pgt non sia stato semplice, “c’è stato anche un cambio nella dirigenza, siamo arrivati in ritardo ma a conclusione dell’iter anche grazie alla collaborazione dell’allora opposizione – ha ricordato Stefano Citterio del Pd – oggi siamo in ritardo sugli ordini del giorno, non li abbiamo affrontati, ma è anche necessaria una revisione del Pgt, dopo 5 anni lo è per legge. Sono stati posti obiettivi troppo ambiziosi? Forse, la riflessione che ci poniamo è anche su questo, per capire cosa non ha funzionato e cosa dobbiamo rivedere”.