LECCO – Per Piazza Affari sembrava la volta buona quando, a fine giugno, il Comune aveva annunciato lo sblocco del cantiere con l’apertura della gara d’appalto da parte del Provveditorato; invece, solo qualche giorno dopo, si è tornato a parlare del rischio di un nuovo stop ai lavori.
Questo dopo il ricorso presentato al TAR dall’impresa Carsana di Lecco, esclusa dalla gara su invito indetta dall’ente ministeriale che ha invece guardato ad altre 15 aziende, nonostante l’interessamento palesato dall’impresa lecchese su questi lavori già nel 2013.
Così, nonostante la presentazione di cinque offerte, per la realizzazione del secondo lotto del nuovo palazzo di giustizia si dovrà ora attendere il pronunciamento del Tribunale Amministrativo. Dal mondo politico è giunta però la richiesta al titolari di Carsana, quella di ritirare il ricorso e permettere l’avvio dei lavori.
Ad avanzarla è il portavoce di Appello per Lecco, Corrado Valsecchi: ”Ritirate cortesemente il ricorso, consentite al Provveditorato una celere aggiudicazioni dei lavori, rinunciare a un potenziale vostro beneficio a favore di una accelerazione che possa far iniziare questi benedetti lavori . La nostra comunità vi sarà grata, in ogni caso noi vi saremo grati per questa vostra possibile decisione, non dovuta”.
Per Valsecchi gli ultimi sviluppi sulla tormentata vicenda del cantiere di Piazza Affari rappresentano “un delitto perfetto”.

“Tutta la città guardava al Provveditorato alle Opere Pubbliche che finalmente avrebbe sentenziato l’avvio dell’ultima tranche dei lavori di Piazza Affari chiudendo così una fase lunghissima di polemiche, veleni e sofferenze dei cittadini e dei residenti nella zona attorno alla Piazza che una volta era il ” cuore ” pulsante di Lecco con i suoi parcheggi […] eravamo arrivati a quel punto, ormai non ci credeva più nessuno e cosa succede ? Una ditta edile di Lecco la Pietro Carsana fa ricorso contro l’operato del Provveditorato –scrive Valsecchi – Ora, fermo restando che é diritto di una azienda fare ricorso se ritiene di essere stata ingiustamente danneggiata, ma Sig.ra Carsana Lei è di Lecco non può non aver pensato, per un momento, alle reazioni dei suoi concittadini ? Si può sapere chi l’ha consigliata di esporsi in questa maniera ? Al netto dei suoi diritti e delle sue prerogative. Non mi sembra che la Sua azienda abbia, da Lecco e dal territorio, ricevuto poco nel corso degli anni, il successo della vostra azienda lo dovete anche alla città, oltre alle vostre indiscutibili capacità imprenditoriali”.
Quindi l’appello: “Lasciamo che il corso dei lavori di aggiudicazione del Provveditorato proseguano senza incidenti di percorso e mettiamo fine a questa esasperante situazione con buona pace di tutti. La ringrazio anticipatamente per quanto vorrà fare per la sua città”.

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