PERLEDO/BELLANO – Nella stretta valle che da Bellano porta nella Valsassina è situata la località Portone, il cui nome trae origine da una porta fortificata che, in quel luogo, nei secoli passati, sbarrava l’accesso alla riviera orientale del Lario.
Portone è sul confine comunale di Bellano e Perledo ed è situato sulla SP62 Bellano-Taceno. La linea di confine tra i due comuni è costituito dalla strada che transita sotto la famosa porta, mentre la chiesa è situata sul territorio comunale di Perledo anche se appartenente alla parrocchia di Bellano (in passato dipendeva da quella di Gittana).
La fortificazione di Portone, nell’ambito del sistema fortificato del Lario e della Valsassina, serviva a bloccare sia la via valsassinese che quella che conduce nella Valle dell’Esino. Per la rete di avvistamento essa vedeva le torri di Taceno e di Sommo Incino, oltre che quelle di Assogno, di Inesio e di Bagnala. Per questa fortificazione di Portone viene accreditata dagli storici una probabile origine in epoca romana.
Qui si sta concentrando l’attenzione dei sindaci di Perledo e Bellano, Carlo Signorelli e Roberto Santalucia che sabato, insieme ad altri amministratori e a un gruppo di appassionati locali, si sono recati a Portone per valutare la situazione della chiesa della Beata Vergine Maria della Visitazione e delle tombinature stradali.
Per queste ultime i sindaci si sono impegnati a valutare un preventivo di incanalamento delle acque meteoriche che, allo stato attuale, stanno danneggiando le fondamenta della struttura. Per l’auspicato intervento di restauro della storica chiesa i sindaci interverranno presso la Curia e la Soprintendenza ai beni culturali al fine di favorire un finanziamento per restaurare questa preziosa struttura.
Dal punto di vista artistico l’oratorio di Portone si caratterizza per un discreto gruppo di dipinti del Seicento. La pala dell’altare raffigurante la Madonna col Bambino e Sant’Antonio da Padova, a parere di Simonetta Coppa, risulta “fedelmente copiata da un originale di Francesco Cairo noto in due versioni”. Altra tela raffigurante una Adorazione dei Magi, secondo lo Spiriti, “per più aspetti risulta vicina a quella dipinta nel 1609 da Giovanbattista Secchi per San Pietro in Gessate in Milano”. Di più rilevante interesse per la storia locale sono invece un gruppo di tele di argomento mariano, opere firmate da Giovanbattista Fumeo, 1676. La presenza di questo artista, nativo del vicino Regoledo di Perledo, era già stata testimoniata dallo storico valsassinese Arrigoni.