Poste Italiane, anche i sindaci lecchesi all’incontro di Roma

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L’amministratore delegato di Poste Italiane Del Fante

 

LECCO – 3 mila sindaci, rappresentanti dei Comuni sotto ai 3 mila abitanti, a Roma al grande incontro voluto da Poste Italiane per confrontarsi sui problemi e trovare, insieme, una soluzione.

L’incontro si è svolto lunedì presso il centro congressi “La Nuvola” dell’architetto Fuksas, presenti anche alcuni sindaci dei piccoli comuni del lecchese, tra cui Bruno Polti di Oliveto Lario, Baldassarre Mauri di Civate e Giancarlo Valsecchi di Erve.

C’erano anche i vertici dell’azienda, il presidente Farina e l’amministratore delegato Matteo Del Fante, e i membri del governo, il presidente del Consiglio Conte, il vicepremier Matteo Salvini e l’avvocato Giulia Bongiorno, Ministro della Pubblica Amministrazione.

Un problema attuale e sentito quello dei disservizi degli uffici postali nei piccoli comuni, che interessa anche la Provincia di Lecco ed è oggetto periodicamente di interrogazioni da parte dei parlamentari.

Da sinistra: il sindaco di Erve Giancarlo Valsecchi, quello di Civate Baldassarre Mauri e quello di Oliveto Lario Bruno Polti

 

“L’incontro è stato qualcosa di sensazionale – ha dichiarato il primo cittadino di Oliveto Lario Brunto Polti – Poste Italiane ha parlato ai piccoli comuni in maniera chiara e costruttiva, è stato detto che le realtà più piccole non devono essere ‘discriminate’ o oggetto di tagli ma anzi, essere dotate degli strumenti adatti per fare fronte alle stesse incombenze che riguardano i comuni più grandi e metropolitani”.

“Sul fronte poste – ha concluso il sindaco Polti – i punti principali a mio parere sono stati tre: l’annuncio che non verranno chiusi gli uffici postali nei piccoli comuni, l’apertura e il potenziamento degli stessi nei comuni turistici e infine l’apertura di punti di prelievo stile bancomat dove poter effettuare le operazioni nel caso in cui lo sportello fosse chiuso. Le premesse per un dialogo costruttivo e duraturo ci sono, lavoriamoci tutti insieme“.