Profughi. Brivio al centrodestra: “Serve responsabilità”

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Il sindaco Virginio Brivio
I militanti della Lega Nord e di FDI nell'aula del Consiglio Comunale
I militanti della Lega Nord e di FDI nell’aula del Consiglio Comunale

LECCO – Centrodestra all’attacco sulla questione profughi: con i militanti della Lega e di Fratelli d’Italia che hanno “invaso” l’aula consiliare a margine della manifestazione che ha sfilato per via Cavour (vedi articolo), i rappresentanti del Carroccio e il consigliere Lorenzo Bodega hanno insistito affinché nella seduta del Consiglio comunale di martedì sera si facesse chiarezza riguardo all’accoglienza dei migranti nella palestra della scuola di Maggianico .

Stefano Parolari
Stefano Parolari

“A nostro modo di vedere non si può dedicare una struttura destinata ai bambini per accogliere clandestini – ha dichiarato il leghista Stefano Parolari – Al sindaco Brivio, in veste di ufficiale sanitario, domandiamo se ci siano problemi di natura sanitaria legati alla presenza di queste persone. Si tratta di gente giunta dall’Africa e ci chiediamo se siano stati sottoposto ai dovuti controlli. Sappiamo che per la maggior parte non si tratta profughi in fuga dalle guerre ma persone che scappano dai loro Paesi per ragioni economiche. Si parla tanto di integrazione ma ho l’impressione che quanto sta accadendo stia portando la nostra società verso la disintegrazione e la palestra è simbolo di questo problema scaricato sulla città”.

Sempre dalla Lega, il consigliere Giovanni Colombo ha incalzato il sindaco chiedendo se nel Consiglio comunale dello scorso lunedì, pochi giorni prima dell’arrivo dei migranti, sapesse dell’imminente novità e con lui ne fosse a conoscenza anche il nuovo prefetto, presente in aula per l’insediamento del consiglio dopo le elezioni.

Lorenzo Bodega
Lorenzo Bodega

“Come cittadino di Lecco voglio sapere quanti sono stati ospitati, quanti sono scappati, visto che sono liberi di farlo , e quanto staranno in quella palestra – ha chiesto Colombo rivolgendosi a Brivio – Visto che siamo nel periodo del ramadan vorrei anche sapere quanti sono i mussulmani presenti, dove vanno a pregare e se il luogo rispetta le normative”.

Domande analoghe a quelle poste dall’ex sindaco Bodega: “Quanto costano alla collettività? Cosa fanno durante il giorno? Abbiamo visto che possiedono telefonini e cuffie per ascoltare la musica e che indossano abiti griffati, è tutto di loro proprietà o glieli fornisce qualcuno? E i dieci che sono scappati, se sono brave persone, perché se ne sono andate?”

Anche Alberto Anghileri, rappresentante della sinistra lecchese, ha preso parola facendo sapere invece di appoggiare l’operato del Comune:

“Io credo che Lecco sia una città civile ma i termini che usano le persone su internet – e ha poi citato alcune offese rivolte agli stranieri lette sui social network – sono cose che mi fanno male. E’ razzismo e in Italia c’è una legge che lo vieta. Bene hanno fatto le istituzioni che si sono mosse per l’accoglienza; la palestra non è il luogo ideale e spero si trovi un’altra soluzione, ma penso che tutti noi, se fossimo nelle condizioni di queste persone, faremmo quello che hanno fatto loro, così come è stato per i nostri nonni e bisnonni. Darei loro modo di ricambiare l’accoglienza con dei lavori utili per il Comune”.

Filippo Boscagli
Filippo Boscagli

Filippo Boscagli, capogruppo di NCD, che nei giorni scorsi ha visitato la palestra di Maggianico esprimendo la propria solidarietà ai migranti, ha chiesto all’amministrazione comunale di trovare una soluzione differente e di fare chiarezza.

Così, come richiesto dalle opposizioni, Virginio Brivio ha risposto punto su punto alle perplessità dei partiti di minoranza:

“Siamo venuti a conoscenza della questione non molto prima del loro arrivo, tra martedì e mercoledì. Così come per altri capoluoghi di provincia, c’è stata una ripartizione dai centri di accoglienza più grandi, da quello di Milano e di Bresso – ha spiegato il primo cittadino – Il Ministero dell’Interno ha ritenuto di ripartire il flusso di migranti con criteri legati al numero degli abitanti dei Comuni interessati e alla pregressa presenza di richiedenti asilo e di altri migranti considerati emergenza umanitaria”.

Come sottolineato dal sindaco sarebbero 25 i profughi che erano già stati accolti in città, circa 300 in tutta la provincia e sessanta sarebbero quelli ospitati in palestra a Maggianico, ovvero il numero massimo stabilito per quello che il sindaco, riferendosi alla palestra, ha ribadito essere “un centro di accoglienza transitorio”.

“La struttura non è certamente idonea per un tipo di ospitalità stabile ma per un’accoglienza di carattere temporaneo sì, altrimenti avremmo avuto situazioni come quella vissuta a Milano, con i migranti in stazione o per strada – ha commentato Brivio – abbiamo già formalizzato alla prefettura che entro il 18 di agosto la palestra dovrà tornare nelle disponibilità del Comune”.

Il sindaco Virginio Brivio
Il sindaco Virginio Brivio

Riguardo ai problemi legati alla salute pubblica, il sindaco ha spiegato che “sono stati la nostra prima preoccupazione ma ci è stato esclusa questa criticità”. I migranti sarebbero già stati sottoposti a controlli sanitari nel centro di accoglienza di Bresso.

Secondo quanto riferito dal sindaco, non ci sarebbe stata nessuna “fuga o allontanamento” dalla palestra.

“Hanno la possibilità di allontanarsi ma a quel punto uscirebbero dal circuito di accertamenti per entrare in una condizione di clandestinità. Sulla loro regolarità, ci sono stati affidati dal Ministero dell’Interno, la massima autorità nel garantire questi tipi di controlli”.

Brivio smentisce anche il fatto che cellulari o altri beni siano a carico della pubblica amministrazione: “Il costo giornaliero per migrante è di 35 euro che il Ministero distribuisce alle Prefetture e che, a loro volta, li erogano nei confronti dell’ente gestore del servizio, nel nostro caso la Cooperativa Itaca di Erba, che gestisce anche una seconda struttura di accoglienza a Ballabio, per il cibo e della tutela sanitaria degli ospiti”.

Il sindaco ha ribadito che il 18 agosto il centro di accoglienza in palestra chiuderà:

“Quello che succederà dal giorno successivo dovrà essere trattato in un nuovo tavolo in Prefettura. E’ tutto il mondo si sta disintegrando – ha concluso Brivio rispondendo a Parolari – guardiamo ai fatti che accadono in Grecia o in Africa. Serve che ognuno si prenda la propria parte di responsabilità, non con buonismo ma con buonsenso, e che si abbia la serietà di non mettere la testa sotto la sabbia”.