Rifiuti, Arrigoni: “Non saremo la pattumiera d’Italia”

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LECCO – “Rifiuti dal Sud al Nord? No, grazie!”. Il senatore della Lega Nord Paolo Arrigoni rimanda al mittente la proposta del Governo di spedire al Nord tonnellate di rifiuti prodotti nel Centro e nel Sud, “per risolvere la cronica incapacità di politici e amministratori che hanno rovinato i loro territori riducendoli a discariche a cielo aperto”.

A causa dell’articolo 35 dello Sblocca Italia, le regioni del Nord “fra poche settimane rischiano di diventare la nuova e legalizzata pattumiera d’Italia”, denuncia il senatore, “e subiranno pure i problemi e l’inquinamento dovuti ai mezzi di trasporto e alla combustione di montagne di rifiuti della cui ‘qualità’ non c’è garanzia”.

“Così Renzi penalizza le regioni virtuose che sulla raccolta dei rifiuti hanno raggiunto livelli di eccellenza – prosegue il senatore leghista – Far diventare gli inceneritori del Nord impianti strategici di interesse nazionale significa autorizzare queste strutture a funzionare al massimo della capacità termica e smaltire così quello che il Sud, per negligenza, ha accumulato negli anni e pure quanto produrrà in futuro. Una scelta grave, con una norma che esautora le Regioni che, nel caso di mancato adeguamento, verrebbero persino commissariate”.

Il senatore Paolo Arrigoni
Il senatore Paolo Arrigoni

Su questo il presidente lombardo Roberto Maroni ha presentato ricorso alla Consulta contro la norma importa-rifiuti e per ridare alle Regioni competenza sulla realizzazione e sulla gestione degli impianti. Una decisione “sacrosanta” secondo Arrigoni che annuncia battaglia in parlamento.
Il rischio che i rifiuti dalle altre regioni possano giungere all’impianto lecchese di Valmadrera è ritenuta “assolutamente infondata” dall’amministratore di Silea, marco Colombo.

“Al momento, voglio ricordare, l’impianto di Valmadrera dispone di un’autorizzazione per il trattamento dei rifiuti non riciclabili che è totalmente saturata dall’attuale raccolta, proveniente dai comuni della provincia di Lecco – ha spiegato Colombo – È vero che siamo in attesa, da parte di Regione Lombardia, che venga formalizzato quanto definito a seguito della Conferenza di servizio del 31 luglio, che ci permetterà di utilizzare la massima capacità termica del termovalorizzatore di Valmadrera, ma il piano industriale a cui stiamo lavorando si fonda sulla possibilità che, a seguito di questa autorizzazione, SILEA vada a dare risposte solo ai rifiuti non riciclabili prodotti sempre in ambito del territorio della provincia di Lecco o di quelle immediatamente limitrofe in ambito regionale