Rondò al posto dei semafori, progetto anti-code per il centro

LECCO – Non solo la terza corsia sul ponte Nuovo: l’amministrazione comunale di Lecco progetta una vera e propria rivoluzione della viabilità del centro, con nuove rotatorie e l’eliminazione dei semafori lungo l’asse di entrata e uscita dalla città (clicca sulle immagini per ingrandirle).

La bozza del piano è stata presentata mercoledì sera dall’assessore ai Lavori Pubblici e alla Viabilità, Corrado Valsecchi, durante la commissione consiliare in municipio. “Una provocazione di strategia viabilistica – come l’ha definita lo stesso assessore – sulla quale dovremo iniziare a riflettere”.

Già noto era l’intervento che verrà realizzato con la Provincia e il Comune di Malgrate, nel tratto malgratese tra il Ponte Azzone Visconti e il Ponte Kennedy, con la realizzazione di una rotonda di fronte al ponte vecchio, la separazione ben definita da uno spartitraffico delle due corsie di marcia, con la novità più grossa che sarà la realizzazione di una corsia di rinforzo, in direzione Lecco, a separare quanti si dirigono verso il capoluogo, entrando dal Ponte Nuovo, da quelli che invece devono proseguire verso Valmadrera.

Il ponte Kennedy avrà due corsie in entrata ed una in uscita, come annunciato già nei mesi scorsi, una misura per fronteggiare l’aumento di traffico dovuto alla chiusura in ingresso verso Lecco del ponte vecchio.

“Qualcuno ricorderà che ho atteso qualche settimana prima di firmare il protocollo con Provincia e comune di Malgrate rispetto a questo intervento – ha spiegato Valsecchi – il motivo: volevo avere una visione d’insieme della strategia viabilistica e rendere più fluido l’ingresso e l’uscita dalla città”.

Per raggiungere questo obiettivo, Valsecchi punta alla de-semaforizzazione di viale Da Vinci, di viale Costituzione e viale Dante; al posto dei semafori è stata pensata la realizzazione di rotatorie: una all’incrocio tra viale Leonardo Da Vinci e viale Costituzione, progetto già nei pensieri della precedente amministrazione (vedi articolo), un rondò troverà posto sul lungolago, di fronte a ristorante Larius, dove già oggi molti effettuano inversione di marcia, ed infine una rotonda potrebbe sorgere in piazza Manzoni, addirittura attorno al monumento dedicato al maestro della letteratura italiana.

Non sarà l’unica novità: ipotizzando di giungere in città dal Ponte Kennedy, che come detto avrà due corsie in ingresso verso Lecco e una in uscita, ci si troverà davanti alla rotondina in prossimità della clinica Mangioni che, secondo le prime intenzioni dell’amministrazione, non consentirà più a chi esce dalla città di svoltare a sinistra verso via Adda; per accedervi bisognerà raggiungere la rotonda sulla sponda di Malgrate e fare ritorno verso Lecco.

Il primo tratto di via Da Vinci sarà a due corsie in direzione del centro ed una in uscita dalla città, fino all’altezza di via Caprera che potrà essere utilizzata come alternativa per raggiungere viale Costituzione. Oltre via Caprera, la carreggiata prevedrà una sola corsia per chi viaggia in direzione Lecco, due per chi invece si muove in direzione opposta. Si arriverà quindi alla nuova rotonda con spartitraffico che orienteranno i veicoli nella direzione prescelta, verso il lungolago o risalendo per viale Costituzione dove verranno eliminati i semafori su entrambe le carreggiate.

Come sottolineato dallo stesso assessore, il piano è stato presentato ai consiglieri per essere discusso, migliorato e qualche obiezione è già stata fatta dai rappresentanti dei cittadini, soprattutto relativamente alla necessità di creare degli attraversamenti pedonali più marcati e protetti visto che, togliendo i semafori, il traffico tenderà sì ad essere più fluido ma anche più veloce.

Dubbi anche riguardo all’alternativa rappresentata da via Caprera, che potrebbe qualche disagio ai residenti, e rispetto alla rotonda con centro la statua di Alessandro Manzoni, per la troppa vicinanza alla zona pedonale di Via Roma.

Anche la presenza degli spartitraffico a dividere le corsie di marcia preoccupa, sia per possibili difficoltà di transito dei mezzi di soccorso che per quelle soste brevi, già oggi vietate lungo la strada, per fruire delle attività commerciali poste in viale Da Vinci.

L’ex sindaco Bodega ha auspicato che non si tenga come modello la nuova provinciale realizzata ad Oggiono dove, ha spiegato, lo spartitraffico complicherebbe il passaggio della ambulanze e avrebbe ridotto la possibilità di parcheggio sulla strada.