San Nicolò, patrono di Lecco. In Basilica la Santa Messa

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Mons. Davide Milani, prevosto di Lecco

 

LECCO – “Il cristiano ha tre compiti fondamentali: educare alla libertà, saper intercedere, e conoscere la compassione. Valori che devono guidare anche chi amministra”.

Questo il messaggio lanciato dal nuovo prevosto di Lecco Mons. Davide Milani durante la partecipata messa in Basilica in occasione dell’apertura dei festeggiamenti di San Nicolò, patrono di Lecco.

Prendendo spunto da tre figure, il Re persiano Ciro il Grande, il Santo Nicola e Giovanni Battista, Mons. Milani ha tratteggiato la figura e i compiti del cristiano, appellandosi poi alle istituzioni e all’amministrazione affinché lavorino nel solco dell’ “agire bene” per la città e i suoi abitanti.

“Ciascuno di noi – ha detto il prevosto – quando opera per la giustizia e il bene, produce benefici in ogni azione. Contribuire a preservare e migliorare l’angolo di città che abitiamo, darsi da fare per aiutare chi ne ha bisogno, sono gesti che, sommati, incidono sul miglioramento della vita molto di più di un progetto urbanistico. Vorrei ringraziare gli amministratori, pubblici e civili, per ogni volta che operano per il bene e la liberazione della città e del popolo“.

Le autorità in prima fila: da sinistra, il sindaco di Lecco Virginio Brivio, il prefetto Dott.ssa Liliana Baccari, il presidente della Provincia di Lecco Claudio Usuelli e il vicedinsaco di Lecco Francesca Bonacina

 

Il prevosto ha quindi sottolineato l’importanza di San Nicolò, patrono di Lecco: “San Nicolò è il santo della giustizia sociale, quello che sta al fianco dei poveri, di chi non ha i mezzi. E’ maestro d’intercessione. Allora, agire per rimuovere la sorgente delle ingiustizie è il secondo compito a cui il cristiano è mosso – ha detto Mons. Milani – il cristiano vive in mezzo gli uomini, conosce la legge di Dio, e intercede, avendo sguardo universale sulla realtà”.

Infine la compassione: “Per cambiare le cose non serve alzare la voce, denigrare, umiliare, fare polemica. Gesù, nel suo desiderio di vivere e soffrire come gli uomini, ci invita alla compassione, ad avere pietà dell’altro. Noi, però, non siamo così: oggi è più facile provare invidia, è più facile credersi perfetti e non vedere la povertà che abbiamo dentro. Solo accettandoci come siamo, saremo più pronti ad accogliere e ad aiutare chi ne ha bisogno: giovani senza speranze, migranti, disoccupati, malati, divorziati, separati, detenuti. Questa compassione va imparata, va inculcata nei più giovani. Ringrazio quindi gli amministratori, per aver lavorato con compassione” ha concluso Don Milani.

Al termine della Santa Messa il nuovo prevosto ha donato al Sindaco di Lecco Virginio Brivio la mela di San Nicolò, simbolo della tradizione. Fuori dalla Basilica, San Nicolò in persona (Don Filippo, ndr) ha invece consegnato le mele a tutti i bimbi presenti.

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